Tu sei qui: CronacaApprovato il Bilancio, Gravagnuolo ricorre alla Corte dei Conti
Inserito da (admin), giovedì 12 giugno 2014 00:00:00
Seduta di Consiglio comunale incandescente ieri pomeriggio, mercoledì 11 giugno, a Cava de’ Tirreni. Tra i punti all’ordine del giorno c’erano l’approvazione del Rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2013 e l’approvazione del Bilancio di previsione per l’anno in corso. Ad illustrare il consuntivo relativo allo scorso anno è stato il sindaco Marco Galdi: «Nonostante i drastici tagli dei trasferimenti statali e l’incertezza delle entrate tributarie, il Bilancio si è chiuso con un avanzo di amministrazione di 9.665.357,88 euro, rispettando tutti i parametri previsti dalle leggi vigenti. Nel corso del 2013 abbiamo conseguito risultati importanti soprattutto per lo stato di avanzamento delle opere pubbliche».
A criticare aspramente il Bilancio, sollevando numerose questioni di carattere tecnico, è stato il consigliere comunale di Città Democratica, Luigi Gravagnuolo: «Questo consuntivo non è votabile, pena responsabilità contabili degli amministratori. C’è un errore che inficia il risultato finale del rendiconto. Infatti, i circa 5 milioni di euro acquisiti in base alla legge per sbloccare i debiti della Pubblica Amministrazione certi ed esigibili al 31 dicembre del 2012 sono fondi vincolati, che non possono essere messi a copertura delle spese correnti. Il Ministero delle Finanze è stato chiarissimo, poiché in una sua nota dice che gli Enti che hanno chiesto anticipazioni devono scrivere queste somme in un capitolo ad hoc. Il fondo, quindi, va registrato nelle entrate, ma non doveva essere iscritto nella colonna degli impegni, bensì in quella delle economie. In base a ciò, nella relazione dei revisori dei conti, la somma dell’avanzo di amministrazione doveva essere di 14 milioni. Segnalerò questa alterazione del risultato finale alla Corte dei Conti, anzi spero che sia il Presidente del Consiglio ad inviare tutti gli atti alla magistratura contabile. Inoltre - ha proseguito Gravagnuolo - è un Bilancio monco, perché manca l’asseverazione dei revisori dei conti per la certificazione dei crediti e dei debiti delle partecipate».
Alla fine, dopo le repliche del Presidente del Collegio dei revisori contabili, Notari, e del dirigente Francesco Sorrentino, che hanno ribadito a loro avviso la corretta allocazione contabili delle voci, il Bilancio consuntivo è stato approvato con i soli voti della maggioranza. Successivamente, il parlamentino cittadino ha approvato, sempre a maggioranza, il piano delle alienazioni immobiliari ed il programma triennale delle opere pubbliche, prima di discutere del Bilancio di previsione relativo all’esercizio finanziario 2014. «Si tratta del Bilancio più difficile della mia gestione, poiché sarà un anno un cui si sentirà veramente per la prima volta il peso dei tagli dei trasferimenti erariali. Infatti, dobbiamo far fronte a 5 milioni di euro in meno di entrate straordinarie. Tuttavia, siamo in grado di continuare senza problemi l’azione dell’Ente. Dalle verifiche contabili effettuate dai tecnici - ha aggiunto Galdi - è emersa la possibilità di operare dei tagli su alcune voci in modo da recuperare somme importanti, da impiegare integrando il capitolo relativo ai servizi sociali per sostenere le fasce più deboli».
Anche in questo caso dura la replica dell’ex primo cittadino Gravagnuolo, che, oltre a segnalare lo stesso presunto errore commesso nel consuntivo, ha attaccato: «Il sindaco dice bugie, perché le entrate straordinarie ci sono ed ammontano a 3,8 milioni di euro, mentre vengono speso circa 500mila euro. Ci troviamo dinanzi ad un equilibrio finanziario precario ed a scelte folli. Inoltre, l’Amministrazione vuole accendere mutui per 12 milioni. La mia Amministrazione lasciò un indebitamento di 19 milioni, nel 2015 invece si prevede di arrivare a 36 milioni di debiti. Sono cifre stratosferiche, che saranno usate solo per farsi campagna elettorale a spese delle future Amministrazioni». Dopo una lunga discussione, anche il preventivo 2014 è passato a maggioranza.
La rabbia dell’opposizione: «È l’Amministrazione delle tasse»
Oltre alla dura battaglia portata avanti dall’ex sindaco Gravagnuolo, particolarmente critici nei confronti dell’Amministrazione Galdi sono stati gli interventi di altri consiglieri di opposizione. «Questa è l’Amministrazione delle tasse e delle promesse non mantenute. Il progetto di città di Galdi è fallito», ha tuonato Bove (Cava Millennio). «Questo Bilancio non ci soddisfa - ha dichiarato Di Matteo (Ncd) - Si denota tutta l’incapacità di trovare risorse per sopperire al dimezzamento dei trasferimenti statali».
Scarlino (Pd) ha invece puntato l’indice ancora una volta contro l’acquisto dell’ex Cofima: «Come si può votare un Bilancio in cui ci sono sempre i mille euro al giorno che i cittadini pagano per questo acquisto scellerato?». Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere indipendente Antonio Palumbo. «In questo Bilancio - ha dichiarato poi nel suo intervento Vincenzo Servalli (Pd) - non si intravedono alcuna speranza ed alcun futuro per questa città».
Non si è fatta attendere la replica del sindaco Galdi: «Sono amareggiato, perché si sta mistificando la realtà. In primis rivendico l’acquisto dell’area ex Cofima, che rappresenta l’unica speranza per la città di avere un nuovo ospedale. Un progetto che riprenderemo con forza non appena sarà fatta luce sulla pseudo lottizzazione abusiva che ci sarebbe. Sono sereno, perché rifarei le stesse cose, nonostante le vicissitudini giudiziarie. L’area ex Cofima vale molto di più rispetto ai 3,5 milioni di euro che abbiamo pagato».
Valentino Di Domenico
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