Tu sei qui: CronacaAnziani vittime di truffe e rapine
Inserito da (admin), giovedì 9 dicembre 2010 00:00:00
Si tratta di rapina quella che, da poco passate le ore 19 di domenica 5 dicembre, ha visto vittima la signora Cosimina Muzzolo, vedova Fanetti, di anni 85 (nata a Cava de’Tirreni il 25 dicembre 1925 - la notte di Natale) e residente in Cava de’Tirreni alla Via Gaetano Filangieri, 25, piano terra prospiciente l’Istituto Magistrale.
Ha udito dei rumori provenire dalla stanza adiacente il salottino-cucina, ove era intenta a seguire un programma televisivo - come raccontato dall’anziana signora Cosimina - ma non vi ha prestato molta attenzione, poiché il figlio Rodolfo è aduso entrare in casa dalla porta che si apre sulla strada, anziché entrare da quella d’ingresso, alla quale vi si giunge dal portone del palazzo. Dopo alcuni secondi ha visto un fascio di luce, tipico di quelli proiettati da una torcia elettrica, dirigersi verso il salotto ed alzatasi si è resa subito conto che non era il figlio, ma tre giovani che, forzando la porta d’alluminio del civico 29, erano entrati nell’appartamento.
Gli intrusi, tutti di sesso maschile, dall’apparente età di 22/23 anni, nell’intimarle di non urlare, altrimenti l’avrebbero uccisa, le hanno chiesto di consegnare i soldi e gli oggetti preziosi tenuti in casa. L’anziana, con voce sommessa, perché impaurita, ha riferito che non aveva soldi in casa, mostrando loro dei conti correnti che avrebbe dovuto pagare, ma questo dopo aver riscosso la pensione. I tre rapinatori, senza perdersi d’animo, hanno sospinto l’anziana donna sul divano, sfilando, con forza, dall’anulare sinistro le due fedi nuziali (la sua e quella del defunto marito) e dopo averle strappato la collanina d’oro dal collo, al quale era agganciato un’immagine del defunto marito, e presole il cellulare che era sul tavolo ed una collana di perle bianche, hanno iniziato a rovistare nei cassetti del salotto.
La signora Cosimina, che sebbene l’età si presenta in buone facoltà fisiche ed ancor meglio intellettive, approfittando della distrazione dei tre malfattori, ha aperto la porta d’ingresso che “affaccia” nell’ingresso del portone ed ha iniziato ad urlare “aiuto, aiuto!”. I tre, visto che la signora si accingeva a salire le scale per chiamare i condomini che abitano al piano superiore, si sono dileguati uscendo di casa da dove erano entrati.
L’anziana donna, accompagnata dal figlio Rodolfo, ha esposto denunzia presso il Commissariato cittadino, sottolineando che i tre, forse, non sono italiani e questo espone l’opinione pubblica e le Forze dell’Ordine a riflettere sulla sicurezza cittadina.
Livio Trapanese
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