Il Portico Costiera Amalfitana

Questione alloggi, non si placano le polemiche. Dopo la pubblicazione della graduatoria provinciale definitiva per l’assegnazioni di 361 abitazioni di edilizia residenziale pubblica per le cinque aree container di Cava de’ Tirreni (Pregiato, Passiano, Maddalena, Santa Lucia e San Lorenzo), piovono a dismisura le lamentele. Sul piede di guerra non solamente i cittadini interessati, ma anche e soprattutto alcuni organi confederali.

Da sempre contrario alle attribuzioni eseguite nel corso dei recenti mesi dal sindaco Galdi, definite tra l’altro illegittime, il segretario generale del S.U.N.I.A., Liborio De Simone, punta il dito questa volta contro il “potere” attribuito dallo stesso primo cittadino metelliano ad una commissione consiliare costituita ad hoc per la valutazione dei fatti.

In effetti, con lo scopo di studiare tutto il lavoro fin qui svolto in merito alle assegnazioni degli alloggi, dovrebbe riunirsi quest’oggi la commissione presieduta dal consigliere d’opposizione Michele Mazzeo. Secondo l’avviso del sindacalista De Simone, invece, spetterebbe all’Osservatorio della Casa occuparsi di un simile compito e non affidarlo, quindi, agli stessi consiglieri comunali, i quali si troverebbero ad analizzare una situazione già passata al loro vaglio tempo addietro in sede di Consiglio comunale.

A rimproverare l’atteggiamento dell’Amministrazione comunale anche Armando Milone. Secondo il sindacalista del Sicet, infatti, alcune “attività” sin qui realizzate non ottempererebbero la legge di riferimento. Al centro delle sue critiche soprattutto la previsione nell’elenco dei beneficiari degli alloggi (come testimoniato tra l’altro dalla determina dirigenziale dello scorso 10 marzo) di alcuni “terremotati storici” non inclusi in quella provinciale.

A questa discrepanza si aggiunge inoltre l’inserimento nella graduatoria provinciale definitiva di alcuni soggetti che in realtà non hanno ancora ricevuto le chiavi per gli appartamenti di Passiano e Pregiato. Una situazione, questa, che sta spingendo sempre più il popolo dei prefabbricati a presentare una serie di ricorsi nel tentativo, una volta per tutte, di fare chiarezza sull’intera vicenda.