Tu sei qui: CronacaAgguato Baldi, il cerchio si allarga
Inserito da (admin), mercoledì 21 luglio 2004 00:00:00
Richieste dai dirigenti della Digos della Questura di Salerno copie degli atti amministrativi, di alcune delibere e documenti ufficiali relativi alla gestione dei parcheggi in città. Secondo indiscrezioni, non confermate dagli inquirenti, che intendono secretare tutti gli atti delle indagini sull'attentato al presidente del Consiglio, Giovanni Baldi, in queste ore gli agenti del Commissariato locale sarebbero stati incaricati di prelevare copia di alcuni atti amministrativi custoditi negli uffici comunali. Ma non basta. Se fino a qualche giorno fa l'inquietante episodio dei colpi di arma da fuoco sparati contro l'Opel di Baldi era stato collegato alla vicenda parcheggi, ora il cerchio si allarga. Stando ad alcune informazioni trapelate dagli ambienti della Procura, gli accertamenti non si fermano agli atti ed alle vicende politiche degli ultimi mesi, ma si concentrano anche sui possibili collegamenti con l'inchiesta per violenza privata in relazione a voti di scambio, affidata al sostituto procuratore Massimo Lo Mastro. Un'indagine volta ad accertare le rivelazioni del dipendente comunale Vincenso Lambiase sulle presunte pressioni rivolte nella passata campagna elettorale a Giovanni Baldi, per convincerlo a rinunciare alla sua candidatura a sindaco. L'episodio contestato, che vedeva Baldi come vittima di presunte minacce intimidatorie, era solo uno dei tronconi di una più ampia e delicata indagine seguita dalla Dia. Un'inchiesta emersa il giugno scorso, dopo una lite violenta nelle stanze del Palazzo di Città tra Lambiase ed il capo staff del sindaco, Pasquale Petrillo. L'accusa di aver pilotato le candidature e di aver messo in atto minacce e promesse elettorali faceva parte di un dossier depositato dagli avvocati di Lambiase, che chiese di essere ascoltato. E così, a più riprese, negli uffici della Dia parlò di presunti voti di scambio. A suo dire, sarebbe stato incaricato di raccogliere voti, attraverso la sottoscrizione di tessere di partito, e poi di convincere Baldi a ritirare la sua candidatura. Oggi, a mesi di distanza da quelle accuse, c'è da svelare un nuovo giallo. Al momento, poche sembrano le certezze e diversi gli interrogativi. E così, alla vigilia della prossima seduta del Consiglio comunale, fissata per domani e convocata tra l'altro per parlare di parcheggi, si alza il livello di tensione a Palazzo di Città.
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