Tu sei qui: CronacaAddio a Milite, la città in lacrime
Inserito da (admin), lunedì 20 febbraio 2006 00:00:00
«Qui, nella nostra Cattedrale, lancio una supplica ai familiari, agli amici ed alla città tutta di non lasciarsi abbattere dall'immane tragedia che ha portato via il nostro caro amico Adolfo». Sono le parole commosse pronunciate durante l'omelia da padre Giacomo, il frate del convento dei Cappuccini che sabato pomeriggio, su espressa volontà della famiglia, ha celebrato i funerali di Adolfo Milite, l'ex allenatore della Cavese ucciso domenica scorsa ad Hammamet da due giovani del posto, da lui sorpresi a rubare in casa.
Attorno alla bara, sulla quale si distinguevano ancora i segni della ceralacca usata per il trasporto in aereo dalla Tunisia a Napoli, c'erano i suoi familiari: la sorella Rosa, i due fratelli, Antonio e Luigi, ed i nipoti. Accanto a loro anche tanti esponenti del mondo politico, come gli ex primi cittadini Alfredo Messina e Raffaele Fiorillo, il sen. Roberto Manzione, l'on. Edmondo Cirielli, gli ex consiglieri Carmine Adinolfi ed Enzo Passa, il candidato sindaco dell'Unione, Luigi Gravagnuolo. Gremitissimo fino all'inverosimile il Duomo. Oltre mille persone hanno affollato la chiesa e la piazza. E tra la gente comune, venuta a rendere omaggio al mister della stagione d'oro del calcio cittadino, anche tanti rappresentanti della Cavese di oggi e di ieri: il presidente Antonio Fariello, Antonio Della Monica, la famiglia D'Amico, il giudice Lamberti.
«La città si sente colpita perché ha perso un figlio, un fratello, un amico, una persona sempre disposta a fare del bene al prossimo», afferma dall'altare padre Giacomo, che poi si lascia andare a ricordi personali. «Conoscevo Adolfo da 30 anni. Ricordo quando nel lontano 1976, mentre stavo celebrando una cerimonia religiosa, incontrai Adolfo, che a quei tempi esercitava la sua professione di fotografo». Una delle tante passioni dell'eclettico manager, come l'Africa ed il calcio. Il messaggio del sacerdote tocca i cuori, la funzione religiosa è segnata da un commosso silenzio.
Solo al termine del rito funebre un lungo applauso rompe l'atmosfera luttuosa: è l'ultimo saluto della città a Milite. La bara viene portata a spalla dagli amici che hanno condiviso il sogno della serie B. Intorno tanti fiori: corone della Cavese Calcio, dell'Interclub, del Bar Moderno, frequentato da Adolfo nei tempi gloriosi della Cavese ed ancora oggi nei suoi soggiorni sotto i portici. All'uscita dalla chiesa un sole tiepido illumina l'ultimo viaggio di Milite verso il cimitero cittadino, dove l'ex mister ha voluto che fosse la sua sepoltura. Ieri pomeriggio, al "Simonetta Lamberti", prima della gara Cavese-Cuoiopelli, è stato osservato un minuto di silenzio. I calciatori biancoblù hanno giocato con la fascia nera al braccio in segno di lutto.
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