Tu sei qui: CronacaAccoltella il socio in affari: arrestato
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 24 ottobre 2001 00:00:00
Accoltellato per una bollettino dell'Inps da settecento mila lire, intorno alle 20 circa, all'interno dell'edicola ceduta due anni prima da sua moglie al suo ex fidanzato.
La vittima è Giovanni Lamberti, 27 anni di Santa Lucia, da due anni sposato con Ada Lucitelli e molto noto in città come allenatore della squadra di calcio a cinque As Cava. Il responsabile dell'atroce gesto, due coltellate, una inferta a pochi millimetri dal cuore, è Francesco Ferrara, di Pagani, otto anni trascorsi accanto ad Ada come fidanzato e partner di affari nell'edicola Maridor di viale Degli Aceri (nella foto in alto), di proprietà dell'ex suocero, divenuto poi unico titolare una volta finita la storia d'amore. Il giovane alla chiusura del negozio, lunedì sera, avrebbe reagito con un coltello alla richiesta di Giovanni di versare i contributi a sua moglie, ex proprietaria. Solo per un soffio la lama non ha colpito un'arteria, ma il giovane è stato ricoverato con prognosi riservata al reparto di chirurgia.
La vicenda
«Tentato omicidio» è l'accusa degli investigatori. Ferrara è stato catturato dagli agenti della squadra anticrimine del commissariato locale, quando si trovava ancora nel suo negozio, poco lontano il tagliacarte insanguinato con il quale avrebbe colpito Giovanni. Un primo colpo al petto, poi ha raggiunto alla schiena il suo rivale, che stava mettendosi in salvo. Ferrara è stato subito interrogato e con lui sono state ascoltati altri testimoni per riuscire a ricostruire gli attimi terribili. Poco prima delle 20 Giovanni Lamberti è arrivato all'edicola con in mano il bollettino dell'Inps, pagato la mattina stessa per poter usufruire della procedura di rateizzazione. Chiede, secondo la ricostruzione ufficiale, che quella bolletta, così come il resto delle somme da versare all'Inps, fosse sborsata da Ferrara, attuale titolare e beneficiario degli utili. Ad una prima richiesta il giovane avrebbe risposto con un compresso: «Contribuirò solo al 50 %». Poi, di fronte a maggiori pressioni, avrebbe estratto il tagliacarte, utilizzato per le balle dei giornali, e avrebbe colpito al petto Giovanni. Che ha provato a reagire sollevando il bancone, ma nel fuggire è stato colpito alla schiena. Accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria dell'Olmo, è stato medicato e ricoverato con prognosi riservata nel reparto di chirurgia. Intanto è stato allertato il commissariato: sono partite le indagini. Gli uomini dell'anticrimine hanno identificato Francesco Ferrara e nel suo negozio hanno ritrovato l'arma: un tagliacarte con custodia in plastica. Per tutta la notte sono continuati gli interrogatori ed ieri mattina il giovane è stato arrestato e trasferito presso la Casa Circondariale di Fuorni (nella foto in basso).
Il movente
Resta ancora poco chiaro il movente della violenta lite. «Mia moglie - racconta dal lettino dell'ospedale - gli aveva ceduto l'attività, ma lui non aveva versato tutti i soldi, né l'operazione era stata ancora formalizzata. Ma nonostante usufruisse già degli utili, non voleva neppure versare i contributi». Diversa la tesi dell'avvocato Maria Gabriella Romano, che cura gli interessi di Ferrara: «Il trasferimento dell'attività è formalizzato da un atto notarile. Il mio assistito non aveva l'obbligo di versare i contribuiti alla precedente titolare». E secondo il legale ci sarebbe anche un precedente: «Qualche giorno fa l'ex proprietaria si è presentata in negozio, accompagnata dal marito, chiedendo con toni minacciosi il pagamento dei contribuiti. Sebbene io ed il suo avvocato avessimo già raggiunto un accordo di massima, secondo il quale Ferrara si sarebbe impegnato a pagare il 50%».
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