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Cronaca

Abusivismo, pronte 7 demolizioni

Inserito da (admin), giovedì 3 dicembre 2015 00:00:00

Torna l’incubo ruspe a Cava de’ Tirreni. Il Comune è pronto ad impegnare oltre 700mila euro per far fronte alla raffica di abbattimenti che dovrebbe partire già nelle prossime settimane. Le demolizioni più impellenti riguardano 7 immobili con alle spalle una sentenza passata in giudicato che ne decreta la distruzione. Il primo abbattimento potrebbe esserci il 9 dicembre, anche se è molto probabile che ci sia un differimento dei termini. L’occupante vive una grave situazione di indigenza e non possiede altre soluzioni abitative.

Quel che è certo è che a Palazzo di Città si stanno preparando i documenti preliminari. Si tratta di 7 determine con cui il responsabile del Settore Economico prevede di richiedere un’anticipazione delle somme necessarie alla Cassa Depositi e Prestiti. Nel caso in cui gli abusivi si rifiutino, o non possano pagare per la distruzione degli immobili che hanno costruito, sarà l’ente pubblico ad anticipare tale denaro. In un secondo momento, sarà cura del Comune riscuotere le singole somme dai responsabili di ogni abuso edilizio. Tutti gli importi saranno poi restituiti nei prossimi 5 anni. In bilico ci sono dei manufatti costruiti in via San Martino, in via Sant’Antuono di Passiano, in via Caselle Superiori, Sante di Marino e P. Di Domenico. Andranno giù anche due manufatti siti in via Abbro ed in via Santi Quaranta.

«Mentre il medico ragiona il paziente muore - ha dichiarato Matteo Monetta, ex consigliere comunale e rappresentante del popolo degli abusivi - Bisognerebbe tirar fuori tutte le pratiche nascoste nei cassetti e bocciare tutti i condoni fatti dal 1994 in avanti. Si parta dal primo caso e si arrivi all’ultimo in ordine strettamente cronologico. Stiamo ancora aspettando che si porti un regolamento in Consiglio comunale».

Sono più di mille gli immobili abusivi non condonati a Cava de’ Tirreni. Una cifra importante, che ha creato altrettanto importanti problemi sociali e su cui si sono decise le sorti delle ultime campagne elettorali. Tant’è che la polemica politica ha attraversato i recenti anni, per rimbalzare ancora una volta agli onori della cronaca lunedì scorso. Nell’ultimo Consiglio comunale è stato duro lo scontro tra la maggioranza Pd e l’ex sindaco Marco Galdi, portatori di due opposte visioni sul caso abusivismo.

«L’Amministrazione Servalli si prepara ad una scelta dalle conseguenze gravissime sulla situazione degli abusivi di necessità - ha dichiarato l’ex primo cittadino - Siamo in presenza di abbattimenti programmati dalla magistratura penale. Aspettare il parere della Sovrintendenza, prima di partire con i procedimenti di acquisizione al patrimonio comunale, significa lasciare mano libera alle ruspe. Tutto ciò per non assumersi nemmeno un briciolo di responsabilità».

«C’è molta demagogia nelle argomentazioni dell’ex sindaco - ha ribattuto il consigliere Giovanni Del Vecchio - L’unico modo di sospendere un abbattimento è tramite una delibera di Consiglio in cui sia esplicitato il parere della Sovrintendenza. La verità è che lui ha stabilito un rapporto conflittuale con la Procura e la Sovrintendenza, noi invece abbiamo altri metodi. Siamo pronti ad imbastire un tavolo tecnico con gli altri enti: le soluzioni non potranno che scaturire da questo confronto».

Francesco Nobile

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