Tu sei qui: CronacaAbusi su minorenni, un 20enne agli arresti domiciliari
Inserito da (admin), lunedì 13 settembre 2004 00:00:00
Era diventato socio di un circoletto, aperto da meno di un anno nella centralissima Piazza Duomo, e lì, nel buio del seminterrato dove si trova la sala giochi, aveva abusato di alcune ragazze, tutte minorenni. La vicenda, che vede protagonista il 20enne B.R., studente incensurato, è andata avanti per mesi, con le vittime costrette al silenzio dal suo fare da bullo e dalla sua prestanza da palestrato, che lo portava a minacciarle qualora avessero parlato. Il silenzio è stato rotto lo scorso venerdì mattina, quando gli agenti della Squadra Anticrimine del Commissariato di Polizia, dopo una lunga attività di indagine, hanno catturato ed arrestato il presunto violentatore. Nei suoi confronti l'autorità giudiziaria ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare. Il giovane, attualmente agli arresti domiciliari, è accusato di violenza sessuale e tentata violenza, nonché di atti di libidine e violenza commessi nei confronti di alcune ragazze minorenni. Stando alle prime indiscrezioni, sarebbe stato il racconto di una 17enne, assidua frequentatrice del circolo, ad alzare il velo di omertà e timori che copriva da mesi l'orrenda storia di violenza ed abusi. Sarebbero state proprio le confidenze della ragazzina, fatte ai genitori e poi diventate denuncia, a dare il via alle indagini della Polizia. Sono iniziati, quindi, i primi pedinamenti ed appostamenti. Gli agenti sapevano che il circolo in questione si trovava proprio nel centro storico. I poliziotti, con abili travestimenti, si sono appostati per giorni. Hanno scoperto, così, che quel circoletto aveva una sala giochi posizionata in un seminterrato, qualche anno fa usata anche come salone per una pizzeria. Un posto riservato, lontano da occhi indiscreti, dove ragazzi e ragazze si appartavano per giocare ai videogiochi. Dai racconti e dai pedinamenti gli investigatori sono riusciti a costruire l'orrendo puzzle. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, il giovane studente era socio del circolo e come tale trascorreva parecchie ore della sua giornata al chiuso della sala. Il locale, dove si trovavano i videogiochi, era un seminterrato annesso al circoletto. Era lì che avvicinava le sue vittime, tutte minorenni, che hanno confermato di aver subito violenza, ma di non aver denunciato il bruto per paura. Secondo gli investigatori, le ragazze avrebbero confessato di aver subito abusi sessuali e di essere state costrette con la forza a tacere. Il presunto violentatore, un giovane di grossa corporatura, vista la sua passione per la palestra, le aveva minacciate: «Se parli - hanno raccontato le giovani alla Polizia - ti picchio a sangue, tanto che neppure i tuoi riconosceranno più questo tuo bel faccino». Il cospicuo fascicolo, raccolto dalla Polizia nei confronti del giovane incensurato, è stato trasmesso all'autorità giudiziaria. Dopo un attento esame delle prove a suo carico, il Gip ha firmato un'ordinanza di custodia cautelare. Il giovane è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari e, quindi, non potrà lasciare la sua dimora. La storia di violenze ed abusi ha sconvolto la città. Una vicenda di dolore e di maniacale perversione, nel centralissimo Corso Umberto I, sotto gli occhi di tutti, pur se ben nascosto dalla voglia del gioco virtuale che prende i giovanissimi.
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