Tu sei qui: Cronaca2 anni, Medolla patteggia la pena
Inserito da (admin), giovedì 17 maggio 2007 00:00:00
Investì due ragazze all'uscita della discoteca, il parrucchiere Carmine Medolla patteggia la pena. Il giudice gli infligge una condanna a 2 anni, con pena sospesa. Affollata l'aula di Tribunale, ieri mattina, per la causa di Carmine Medolla, 39 anni, sposato, con due bimbe, difeso dagli avvocati Alfonso e Marco Senatore. Il 13 ottobre 2005 l'uomo, alla guida di una Renault Clio, vestì Anna Musco e Grazia Piera De Blasio, di 18 e 20 anni, entrambe originarie di Nocera Inferiore e residenti a Sarno. Le ragazze furono falciate sulla Statale 18, in via Principe Amedeo, mentre attraversavano la strada all'uscita da una discoteca. I legali dell'imputato hanno chiesto al giudice Di Florio di patteggiare la pena. Al termine dell'udienza la sentenza a 2 anni con pena sospesa, vista la fedina penale di Medolla priva di precedenti.
Le due ragazze quella notte di due anni fa avevano appena lasciato l'Officina 249, dove avevano festeggiato i 18 anni di un loro amico, e stavano per raggiungere l'ingresso del trincerone per recuperare l'auto e tornare a casa. In quegli stessi istanti Carmine, da tutti conosciuto in città con il nome d'arte "Leonard" per le sue doti di coiffeur, stava percorrendo la Nazionale per tornare a casa in località Casa Costa. E' da poco passata l'1.30: il parrucchiere perde il controllo della macchina e finisce contro Anna e Piera, che vengono sbalzate come birilli sui due versanti opposti della strada. Medolla si ferma, si rende conto dell'accaduto, è lui stesso a chiamare per primo il 113 e prestare soccorso. Fin dal primo momento, tuttavia, intorno a lui si scatena un misto di dolore e rabbia. Alcune ragazze sfiorate nell'impatto inveiscono contro di lui. Dopo poco una volante della Polizia accompagna Carmine Medolla negli uffici del Commissariato.
La notte da incubo continua. Fino all'alba, assistito dai suoi avvocati di fiducia, Alfonso e Marco Senatore, risponde alle domande degli agenti del Commissariato. La sua auto viene posta sotto sequestro. L'indagine passa ai magistrati ed il pubblico ministero Cantarella conferma l'accusa di omicidio plurimo colposo. Ieri, a due anni dalla tragedia, nel corso dell'udienza, il colpo di scena con la richiesta di patteggiamento. Arriva così la sentenza, con la decisione del giudice di condannare Medolla a 2 anni, con pena sospesa. Una scelta accolta con soddisfazione dai difensori. Grande rammarico, invece, nei parenti delle giovani: «Non si può morire investite da un'auto a folle corsa e poi non aver neppure giustizia».
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