Storia e StorieCava de' Tirreni, si pensa a nuovi ospedali. Sindaco: «Mai più impreparati davanti a nuove pandemie»

Cava de' Tirreni, ospedale, sanità, Covid

Cava de' Tirreni, si pensa a nuovi ospedali. Sindaco: «Mai più impreparati davanti a nuove pandemie»

«Dobbiamo capire - spiega il sindaco - che funzione avrà il nostro Ospedale all'interno dell'Azienda ospedaliera Ruggi d'Aragona. Serve una identità precisa, condivisa dall'azienda»

Inserito da (redazioneip), lunedì 21 giugno 2021 10:04:41

Intervistato nell'appuntamento "Dal Primo Cittadino" su RTC Quarta Rete, il sindaco di Cava de' Tirreni, Vincenzo Servalli, ha fissato una serie di obbiettivi sulla sanità cavese, in primis la salvaguardia dell'attuale ospedale, il "Santa Maria Incoronata dell'Olmo". «Dobbiamo capire - spiega il sindaco - che funzione avrà il nostro Ospedale all'interno dell'Azienda ospedaliera Ruggi d'Aragona. Serve una identità precisa, condivisa dall'azienda».

Il primo cittadino ha parlato dell'idea di costruire a Cava de' Tirreni un ospedale di comunità, un ponte tra i servizi territoriali e l'ospedale per tutte quelle persone che non hanno necessità di essere ricoverate in reparti specialistici, ma necessitano di un'assistenza sanitaria che non potrebbero ricevere a domicilio: «Dobbiamo ragionare per la costruzione dell'ospedale di comunità. C'è questa legge regionale che spinge e finanzia la realizzazione di ospedali di comunità uno ogni 40mila abitanti. Vedono la partecipazione dei medici di base ed è un filtro prima di arrivare in ospedale».

Servalli ha anche detto la sua sul nuovo ospedale. Il sindaco ha votato favorevolmente alla proposta del nuovo nosocomio nell'ultimo Consiglio comunale, soprattutto alla luce del Recovery Found: «C'è un percorso lungo, ma dobbiamo creare le condizioni». Servalli è ben consapevole che l'ospedale non nascerà durante il periodo della sua amministrazione: «Il mio compito è di lavorare per una prospettiva di medio-lungo termine. I nostri figli e i nostri nipoti potranno dire che c'era quel sindaco e quel Consiglio comunale che ebbero quella intuizione».

«La sanità deve essere completamente ripensata. - conclude il sindaco - Autorevoli studiosi ipotizzano che nei prossimi anni ci saranno pandemie come il Covid. Dobbiamo prepararci e non farci trovare impreparati come adesso».

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