PoliticaBotta e risposta tra Pd e CasaPound, Di Domenico: «Loro censurano il nostro "squadrismo"? Noi il loro squallidismo»

Continua la polemica a proposito dei sigilli a Palazzo di Città

Botta e risposta tra Pd e CasaPound, Di Domenico: «Loro censurano il nostro "squadrismo"? Noi il loro squallidismo»

Di Domenico: «I gesti inqualificabili sono altri, commessi casomai ultimamente da personaggi proprio interni alla loro giunta»

Inserito da (redazioneip), martedì 25 settembre 2018 10:35:24

Alcune notti fa i militanti di CasaPound, per contrastare l'infangante vicenda dei presunti rapporti tra membri della giunta comunale di Cava de' Tirreni e clan malavitosi, si sono resi protagonisti di un gesto insolito, mettendo i sigilli all'ingresso di Palazzo di Città. Per Antonio Di Domenico, responsabile di CasaPoundItalia, si trattava di «un'azione mirata a chiedere chiarezza sulla vicenda tanto assurda quanto tragica della politica cittadina, ovvero il rimpasto della giunta comunale» (clicca qui per approfondire).

Attraverso una nota, il Pd cittadino era intervenuto a proposito di Casa Pound, definendo, in una nota, "squadrista" il gesto simbolico dei sigilli a Palazzo di Città (clicca qui per approfondire). Immediatamente è arrivata la risposta di Di Domenico, rilasciata su "Le Cronache":

«I signori del PD ci dovrebbero far sapere in che modo l'azione goliardica con un nastro e due manifesti sia "squadrista" e soprattutto come sia andata "a danno dei cittadini cavesi". Questi hanno fatto sprofondare nel baratro il comune di Cava tra finti azzeramenti di giunta e impantanamenti politici, sono nell'occhio della magistratura per presunte strane collusioni, non governano da settimane, non hanno la decenza di dimettersi e cercano di difendersi agitando i soliti spauracchi ridicoli e inesistenti con la solita terminologia dai richiami storici.

«CasaPound a Cava fa politica alla luce del sole con le raccolte alimentari, i banchetti, la presenza quotidiana in strada al fianco dei cavesi. Partecipiamo alla vita politica nel pieno rispetto delle regole democratiche, qui come nel resto d'Italia, se ne facciano una ragione. I gesti inqualificabili sono altri, commessi casomai ultimamente da personaggi proprio interni alla loro giunta. Loro censurano il nostro "squadrismo"? Noi censuriamo il loro squallidismo».

Mentre proseguono le polemiche il sindaco Servalli continua il suo lavoro per costruire la nuova Giunta. In attesa di conoscere la composizione del nuovo esecutivo sono arrivati i primi forfait da parte di Luigi Senatore e Armando Lamberti: entrambi, infatti, hanno smentito,chi per un motivo o chi per un altro, voci sul loro coinvolgimento (clicca qui per approfondire).

 

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