Storia e StorieRaffaella La Crociera, la bambina malata che prima di morire aiutò gli alluvionati con le sue poesie

Raffaella La Crociera, la bambina malata che prima di morire aiutò gli alluvionati con le sue poesie

Inserito da (Redazione), sabato 6 luglio 2019 11:26:14

di Patrizia Reso

Quando si parla di storia, ci sono infiniti risvolti che non conosciamo; è solo per un caso fortuito a volte o per una ricerca accurata se ne veniamo a conoscenza. Questo vale anche per la storia della nostra città.

Tutti sappiamo della disastrosa alluvione che colpì il salernitano nel 1954, compresa Cava de' Tirreni che registrò numerose vittime. Mia madre mi diceva sempre che le chiese erano piene di bare e lei, che doveva sposarsi alla fine di ottobre, dovette rinviare agli inizi di novembre.

In tutta Italia partì una gara di solidarietà (parola piuttosto sconosciuta ai più negli ultimi tempi ...) per le popolazioni gravemente colpite. Anche i cittadini di Cava poterono godere dei frutti di questo spirito di fratellanza che si diffuse in brevissimo tempo. Già nel gennaio del '97 ebbi modo di pubblicare, sul mensile cartaceo Panorama Tirreno, la nascita della scuola elementare di Dupino, che fu donata con una raccolta fondi tra bambini, ai bambini alluvionati della nostra città. Quella immane tragedia che mise in ginocchio diversi comuni del salernitano, non smetterà di meravigliarci per la grande solidarietà che si generò in Italia! Per puro caso, con l'arrivo di cari amici da Roma, si è risvegliato un ricordo sopito nel tempo, un'immagine che mi rimase impressa nella mente quando ero piccola e andai a visitare il cimitero monumentale del Verano. Poco dopo l'entrata, non puoi non notare il monumento funebre dedicato ad una bambina, con un libro in mano. Questa bambina, ignota alla maggior parte, si è guadagnata il suo posto accanto ad artisti e personaggi insigni, per aver contribuito proprio a questa gara di solidarietà che si ebbe in Italia dopo il nubifragio. Raffaella La Crociera era una ragazzina di quattordici anni e, nonostante la sua breve vita, è passata alla storia grazie alla sua grande sensibilità. Nonostante infatti fosse allettata perché gravemente malata da tempo, si struggeva all'idea di essere impossibilitata a contribuire, anche lei, a donare un sorriso ai bambini colpiti dall'alluvione. Decise di scrivere alla RAI, che era nata solo da un paio d'anni, illustrando il suo desiderio, ma non possedeva denari né tantomeno poteva presentarsi volontaria per dare una mano, però scriveva poesie e ne mise una a disposizione delle popolazioni colpite. "Er zinale" fu letta il 31 ottobre, durante la rubrica radiofonica "Campo de' fiori", da Giovanni Gigliozzi. In questa circostanza la poesia fu messa all''asta e in tantissimi offrirono grosse cifre, ma se la aggiudicò una signora svizzera, la contessa Cenci Bolognetti, con mezzo milione di lire.

Il sogno di Raffaella si trasformò in realtà e non poteva che gioire per essere riuscita, nonostante la sua malattia, a contribuire a risollevare le sorti di bambini che considerava più sfortunati di lei. Raffaella fu insignita del Premio della Bontà 1954 , ma non ebbe la possibilità di ritirarlo poiché la sua breve esistenza si spense solo due giorni dopo la trasmissione radiofonica.

Di seguito troverete la poesia "Er Zinale", termine che in romanesco indica il grembiule della scuola e tutta la sua anima adolescenziale.

Giranno distratta pe casa,
tra tanta robba sfusa,
ha trovato - ah! come er tempo vola -
er sinale de scola.

Nero, sguarcito,
un pò vecchio e rattoppato,
è rimasto l'amico der tempo passato.

Lo guarda e come se gnente fusse
a quell'occhioni spunteno li lucciconi,
e se rivede studente allegra e sbarazzina
tanto grande, ma bambina.

Lo guarda e come un'eco risente
quelle voci sommesse: Presente!
Li singhiozzi, li pianti,
li mormorii fra li banchi,
e senti, senti,
pure li suggerimenti.

Tutto rivede e fra quer che resta,

c'è la cara sora maestra.

Sospira l'ècchese studente, perché sa

che a scola sua non ce potrà riannà.

Lei cià artri Professori, poverina.

Lei cià li Professori de medicina.

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