Storia e Storie Mondo del calcio piange Aldo Biscardi, addio nell’anno del VAR

Mondo del calcio piange Aldo Biscardi, addio nell’anno del VAR

Inserito da (Redazione), domenica 8 ottobre 2017 16:27:32

È morto stamane a Roma Aldo Biscardi, giornalista sportivo e conduttore televisivo noto per l'ideazione e la conduzione del programma televisivo "Il processo del Lunedì". Ne dà notizia la famiglia all'Ansa. Nato a Larino, in provincia di Campobasso, Biscardi avrebbe compiuto 87 anni tra poco più di un mese. I funerala si terranno domani, lunedì 9 ottobre, alle ore 15, nella chiesa di San Pio X, in piazza della Balduina.

 

Biscardi era ricoverato da qualche settimana al Policlinico Gemelli, assistito dai figli, Antonella e Maurizio. Da tempo aveva lasciato il video, dove aveva debuttato nel 1979, alla Rai. E' del 1980 l'ideazione del programma "Il processo del lunedì", primo talk show sul mondo del pallone di cui divenne anche conduttore nel 1983, moltiplicandone il successo.

 

Dopo qualche anno, grandi successi e molte polemiche, il giornalista nel 1993 lasciò la Rai per passare a Tele+, dove esordì col nuovo programma "Il processo di Biscardi", che trasferì poi, sempre con la stessa fortunata formula su altre emittenti, da Telemontecarlo a 7 Gold. Nel 2015 Biscardi aveva lasciato la sua 'creatura' - vanta il record di longevita', certificata dal Guinness dei primati, che ne aveva riconosciuto già nel 2013 33 edizioni consecutive con lo stesso conduttore - ai figli, che hanno ereditato il marchio.

 

Biscardi viene a mancare nell'anno dell'esordio nel campionato di serie A della Var, quella 'moviola in campo' che lui aveva sempre sostenuto come sistema necessario per aiutare gli arbitri grazie alle tecnologie disponibili.

«Era molto legato al Molise e Larino - racconta l'avvocato Giuseppe Biscardi, nipote di Aldo - è stato un giornalista che ha segnato un'epoca. Ero molto affezionato a lui. Ero andato a trovarlo recentemente, non stava molto bene, sono contento di averlo rivisto». Poi, alcuni ricordi del passato. «Quando poteva, andava a Larino, dove le gente lo fermava per strada per parlare di calcio. Qualche volta ha seguito le partite del Campobasso, ai tempi della serie B e spesso lo accompagnavo allo stadio. Sono molto addolorato, al di là del rapporto di parentela che ci legava».

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