Storia e StorieL'ultimo caffè: a Cava de’ Tirreni chiude lo storico Bar Fer, un luogo d’identità cittadina

L'ultimo caffè: a Cava de’ Tirreni chiude lo storico Bar Fer, un luogo d’identità cittadina

Inserito da (Redazione), domenica 29 dicembre 2019 10:32:07

di Antonio Di Giovanni

Il prossimo 2 gennaio, dopo 61 anni di attività ininterrotta, non si alzerà più la serranda del Bar Fer a Cava de' Tirreni.

 

Dopo una vita dedita al lavoro, il bar "operaio" di Isidoro Pecoraro chiuderà i battenti. Un pezzo di storia che sopravviveva all'inesorabile correre del tempo. Lo storico punto di ristoro era considerato il bar "operaio" perché al momento della sua apertura, al posto del Parco Beethoven, si trovava il Pastificio Ferro, vero e proprio "cuore operaio" di una Cava de' Tirreni, che usciva dalla crisi del dopoguerra e si stava avviando a diventare una nobile e ricca cittadina borghese, attraverso le sue fabbriche, dal pastificio, alla manifattura Tabacchi, che davano lavoro a migliaia di cavesi. Il Bar Fer, proprio accanto al Pastificio Ferro, ed il suo titolare Isidoro, mai ha fatto mancare un sorriso, un consiglio a chi arrivava a Cava de Tirreni in quegli anni e con le poche lire richieste nel secondo dopoguerra, rifocillava gli autisti ed i "cocchieri" che arrivavano al pastificio da tutto il sud Italia.

Chiude un istituzione, chiude l'essenza della "cavesità", chiude il posto "magico" in cui il bar era ancora ritrovarsi, confrontarsi, fermarsi, godere dei momenti liberi, il Bar Fer era tutto questo, corredato dal sorriso di Isidoro, un sorriso sornione e bonario, da chi nella vita ne ha viste tante e tanti ne ha conosciuti di uomini che portavano nel suo Bar Fer le loro storie, la loro vita, i loro drammi e le loro gioie. Tutto e tutti hanno lasciato ed hanno scritto un pezzo di storia in quel Bar Fer, tutto rimaneva lì, però, come un segreto da custodire ed il suo custode era Isidoro, ma anche come una favola in cui le cose belle dovevano essere condivise con chi era in quel banco a bere un Vermouth, o un caffè, rigorosamente con una punta d'anice. Ma come ogni favola, anche la più bella, ha il suo finale. Mancherà a tutti la cordialità di Isidoro, sempre impeccabile nell'abbigliamento, con la sua camicia. Il giornale quotidiano, che non mancava mai, ma che non serviva sfogliare, perché era lui stesso a dire «Avete sentito che...». Perché, in fondo, al Bar Fer un caffè non è mai stato banale.

Foto: Francesco Luciano

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