PoliticaVaccini, a Cava medici di base tra disagi e difficoltà. "La Fratellanza": «Non messi nella condizione di lavorare»

Cava de' Tirreni, medici di base, vaccinazioni

Vaccini, a Cava medici di base tra disagi e difficoltà. "La Fratellanza": «Non messi nella condizione di lavorare»

Le parole del movimento politico guidato da Luigi Petrone

Inserito da (redazioneip), sabato 10 aprile 2021 09:26:34

"La Fratellanza" ritorna sul tema delle vaccinazioni a Cava de' Tirreni. Il movimento politico guidato dal consigliere Luigi Petrone esprime, a nome dell'intera cittadinanza, «rimostranze per le rilevate disfunzioni che, fino a oggi, rallentano in modo significativo l'andamento del programma vaccinazione sul territorio cavese».

In una nota indirizzata al sindaco Vincenzo Servalli, "La Fratellanza" evidenzia «che sono trascorsi circa due mesi da quando sono stati stipulati accordi a Palazzo di Città, con le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) di Cava Sud e Cava Nord, che prevedono il coinvolgimento dai medici di famiglia nella campagna vaccinazioni, sul territorio comunale e fuori dalle inappropriate mura dei propri studi. Per questo, nel protocollo sottoscritto, è stato previsto che nel suo complesso, in sinergia e nell'ambito delle AFT Cava Nord e Cava Sud, la prestazione dei medici di base sarebbe avvenuta in idonei ambulatori da allestire sparsi sul territorio».

«Tutto ciò - sottolinea "La Fratellanza" - è rimasta ancora un progetto sulla carta. Su tale programma ancora non attuato, noi de "La Fratellanza", abbiamo recepito le lamentele, sollevate da più parti, dai medici di base che si dichiarano amareggiati e contrariati dal fatto che, a tutt'oggi, non sono stati messi nella condizione di "agire" e di essere coinvolti, così come concordato, nella campagna vaccinale. Infatti, nullo è stato posto in essere di tutto quanto previsto nel predetto accordo, in sinergia e nell'ambito delle AFT di Cava, con la predisposizione d'idonei ambulatori sparsi sul territorio. Entrando poi nel merito, alcuni medici si sono lamentati principalmente perché non riescono ancora ad avere, dall'Ufficio preposto, le opportune "credenziali" per poi poter eseguire le vaccinazioni».

«Chiediamo se il Sindaco è a conoscenza che il fatto illustrato sia vero, se di esso sia informata l'Amministrazione e se questa, nel caso il fatto sia vero, abbia adottato o stia per adottare provvedimenti in proposito», chiosa "La Fratellanza".

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