PoliticaScontro sul Bingo in Consiglio

Scontro sul Bingo in Consiglio

Inserito da (admin), lunedì 29 settembre 2003 00:00:00

Esplode in Consiglio comunale il "caso Bingo". In un durissimo e puntuale documento, l'opposizione pone interrogativi destinati a lasciare il segno. Continua, intanto, la polemica sul nuovo Piano viario e sulla nomina del nuovo presidente del Nucleo di valutazione. Dopo la tempesta, la quiete. Il Consiglio comunale è proceduto "soft", pur tra qualche mugugno degli stessi uomini della maggioranza, che avvertono una certa insofferenza. Procediamo con ordine. I consiglieri comunali appartenenti ai gruppi "Progressisti per Cava", "Margherita" e "Patto per Cava" chiedono chiarimenti in merito all'autorizzazione concessa alla sala giochi Bingo: in particolare, perché è stata attuata la variante di destinazione ad un locale per il quale non era possibile, perché l'autorizzazione all'esercizio del bar manca del parere sanitario, perché le insegne sono state apposte in spregio alla legge ed al regolamento comunale. «È una situazione di illegalità chiara e palese. Il Bingo va chiuso», ha affermato Franco Musumeci, relatore a nome dei gruppi interroganti. Già quando la sala fu inaugurata, si aprì una forte polemica sulle assunzioni fatte. Tra i nominati c'erano parenti di uomini del Palazzo. L'opposizione ha invitato il sindaco ad approfondire l'argomento. La minoranza non mollerà, vuole risposte chiare e precise, anche perché, al momento della richiesta della documentazione avanzata dal consigliere comunale, il responsabile dell'ufficio dopo due giorni partecipò della richiesta il proprietario del Bingo in ossequio alla trasparenza. Sull'argomento il Consiglio comunale è stato chiaro: c'è stato un errore, è diversa la richiesta del singolo cittadino da quella del consigliere comunale. Uno la fa in nome della legge 241, l'altro in nome dell'esercizio delle sue funzioni. Ma a tener banco è stato anche il problema del traffico. Polemica sia dai banchi della maggioranza che da quelli della minoranza: «Chiediamo un provvedimento ad horas di ripristino della normalità». Il sindaco Messina e l'assessore Laudato hanno difeso le scelte operate. Infine, all'attenzione la nomina del nuovo presidente del Nucleo di valutazione, il professore Albano. Una nomina che, secondo l'opposizione, mette in disparte il direttore generale Enrico Violante. «Se questa è la scelta - ha osservato Adolfo Salsano - perché non licenziare il direttore e far recuperare all'Ente un centinaio di milioni?». Dopo i fuochi d'artificio, la quiete. L'opposizione, che in un primo momento aveva pensato di abbandonare l'aula, è rimasta e così il Consiglio si è svolto normalmente: riconosciuti i debiti fuori bilancio, approvato il Piano di recupero del Borgo, sospeso per un approfondimento l'argomento dell'indennità dei consiglieri comunali.