PoliticaIl Comune non paga, fornitori in rivolta

Il Comune non paga, fornitori in rivolta

Inserito da (admin), martedì 6 luglio 2004 00:00:00

Ad un anno dalla fornitura, fatture regolarmente emesse e tassate non sono ancora state saldate. I commercianti, in polemica con il Comune, si sono rivolti ad un legale per recuperare i soldi del materiale fornito all'Ente. Aumenta la difficoltà di commercianti, costruttori e professionisti ad avere rapporti con gli enti pubblici, causa i sensibili ritardi nei pagamenti di parcelle e fatture. Particolarmente avvezzo a questo tipo di procedura è l'Ottavo Settore - Viabilità e Commercio - diretto dall'avvocato Maurizio Avagliano. Numerosi i casi segnalati. Per un climatizzatore impiantato nel luglio del 2003 al Comando della Polizia locale, per un importo di 1.200 euro (compresa la messa in opera), ad oggi la relativa fattura risulta ancora inevasa. Vincenzo Silverio, titolare della ditta fornitrice, nonostante i numerosi solleciti, non è riuscito a farsi saldare la fattura e, dopo un anno, è ricorso all'ausilio di un legale per l'emissione di un atto ingiuntivo contro il Comune al fine di recuperare la somma. La Ferramenta Bisogno, in Corso Mazzini, rifiuta di eseguire lavori per il Comune a causa di fatture non pagate ed i dipendenti comunali sono stati costretti a pagare di tasca propria l'esecuzione di alcune copie di chiavi. Nella stesse condizioni anche un'edicola, sempre di Corso Mazzini, che fornisce quotidiani ed altre riviste al Comune: è creditrice per diversi milioni delle vecchie lire e da diversi mesi il conto non viene saldato. Sono acquisti o forniture autorizzati? Sembra questo il dubbio alla base del grave ritardo nel saldo delle fatture. Da ambienti vicini alla dirigenza dell'Ottavo Settore si fa sapere che le determine di pagamento relative al comando di Polizia locale sono da qualche tempo di competenza del comandante del Corpo e che, comunque, si sta procedendo al graduale risanamento dei debiti pregressi. Se qualche fattura è rimasta inevasa e se gli acquisti hanno seguito l'usuale e legittimo iter procedurale, non ci dovrebbero essere motivi di prorogare oltre i pagamenti. «Mi sembra strano - afferma Enzo Passa, consigliere di Patto per Cava - e per niente giusto che fornitori debbano aspettare tanto tempo. La commissione è stata effettuata. Al commerciante poco importa delle beghe interne ai settori o delle prassi burocratiche legittime o legali. Certamente, questo modo approssimativo e rissoso di gestire la cosa pubblica contribuisce non poco a far decadere la fiducia ed i rapporti dei cittadini verso le istituzioni. Poco importa di chi sia la competenza. Resta il problema che chi ha offerto lavoro e merci non viene pagato in tempi accettabili. Non sono un commercialista, ma credo che questo ritardo comporti per i fornitori un'ulteriore perdita economica». Del problema saranno investite anche le associazioni di rappresentanza dei commercianti.