PoliticaCilento, matrimoni al setaccio della Finanza: sposi giustifichino spese

Cilento, matrimoni al setaccio della Finanza: sposi giustifichino spese

Inserito da (Redazione), venerdì 15 dicembre 2017 10:32:57

Matrimoni con relativie spese per il locale, fotografo, fioraio, sarto, parrucchiere ecc., finiscono sotto la lente d'ingrandimento della Compagnia della Guardia di Finanza di Agropoli, coordinata dal capitano Ciro Sannino.
Come riporta il sito web Stile.tv a numerose coppie convolate a nozze negli ultimi 24 mesi, la maggior parte delle quali residenti nei comuni di Capaccio Paestum ed Agropoli, le Fiamme Gialle cilentane hanno inviato di recente, con raccomandata postale, un questionario tributario finalizzato ad indagini esplorative nel settore dei ‘Wedding Planner' legato all'organizzazione dei matrimoni. Gli sposini avranno 15 giorni di tempo per rispedire con raccomandata postale o riconsegnare a mano il questionario, corredato delle documentazioni fiscali richieste, firmato e compilato in ogni sua parte.

Dalla raccomandata, si evince che gli accertamenti esplorativi (ai sensi dell'art. 51, comma 2 del DPR 26.10.1972 n. 633 e dell'art. 32 DPR 29.09.1973 n. 600) disposti dai finanzieri agropolesi, riguardano nello specifico: l'acquisto degli abiti sposa/sposo per la cerimonia nuziale; i servizi prestati da estetiste e parrucchieri per le acconciature; il ristorante/hotel dove si è svolto il ricevimento; gli addobbi floreali; l'acquisto delle bomboniere; il servizio fotografico/filmino ricordo; il noleggio dell'autovettura per gli sposi; l'acquisto dei mobili.

I neo marito e moglie dovranno fornire tutti i dati identificativi delle strutture, dei professionisti, dei negozi, delle attività commerciali e delle agenzie scelte per organizzare il giorno più bello della loro vita, indicando prezzi e modalità di pagamento, allegando ovviamente copia delle rispettive fatture e/o ricevute fiscali.

Un'indagine tributaria mirata, dunque, a stanare eventuali fenomeni di evasione fiscale in un universo, quello dei wedding planner, che nel nostro Paese nasconde, spesso, attività irregolari, lavoro sommerso e lauti incassi in ‘nero', a discapito della leale concorrenza nei vari settori interessati dal business dei matrimoni all'italiana.

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