Politica"Cento giorni superficiali", Gravagnuolo stronca Galdi

"Cento giorni superficiali", Gravagnuolo stronca Galdi

Inserito da (admin), martedì 13 luglio 2010 00:00:00

Dura la replica di Luigi Gravagnuolo sul bilancio dei primi tre mesi di governo dell’Amministrazione Galdi. Durante la conferenza stampa tenuta ieri mattina a Palazzo di Città, l’ex primo cittadino metelliano, accompagnato dai consiglieri di minoranza Enzo Servalli, Vincenzo Bove, Sabato Sorrentino, Enrico Polichetti, Nunzio Senatore e Pasquale Scarlino, ha elencato la lista delle cose “non fatte” dall’Amministrazione Galdi a tre mesi dall'insediamento.

Con orgoglio l’esponente di “Solo per Cava” ha rivendicato l’intenso lavoro svolto dalla sua precedente Amministrazione, ribadendo la paternità delle opere sin qui realizzate da quella attuale. “Abbiamo lasciato un Bilancio sano, una macchina comunale organizzata, dei lavori pubblici già avviati ed una città pulita. Ora, invece, la situazione è completamente all’opposto”: così Luigi Gravagnuolo, che ha passato in rassegna tutti i capi d’accusa, puntando l'indice contro la diminuzione del tasso dei rifiuti andati a recupero, il calo della percentuale di presenze turistiche, il ritorno del bullismo e la riduzione del commercio.

L'ex sindaco ha in particolare messo in evidenza come la percentuale della raccolta differenziata durante la sua gestione della res publica si fosse attestata intorno al 65%, con inoltre una percentuale di presenze turistiche al 70% nel primo trimestre 2010. “Ora abbiamo una città invasa da rifiuti, un commercio abbandonato a se stesso ed un progetto, quello del Millennio, che viene interpretato solo come pietre e preghiere e non più come opportunità per il rilancio del turismo in città”.

Non è sfuggita alla lunga lista delle accuse la “sparizione” dei fondi di riserva: ingenti quantità di danaro prelevate per raggirare regolamenti comunali ed elargire contributi a pioggia che, secondo Gravagnuolo, non troverebbero alcuna prova nella pubblicità per le relative manifestazioni: “Risultano molte voci di spesa pubblica, come i 7mila euro per la tavola rotonda sul tema gemellaggi, i 5mila euro per il festival del fumetto, i 5500 euro per ‘Cava e il Borgo’ e tanti altri rispondenti addirittura a ‘voci varie’, ma della spesa per la promozione di queste iniziative nessuna traccia”.

Dure anche le critiche avanzate dagli altri consiglieri presenti in aula, come quella di Sabato Sorrentino, che ha richiamato l’attenzione sull’assegnazione clientelare dei prefabbricati in costruzione in diverse zone della città.

Un bilancio superficiale segnato dall’assoluta mancanza di un’opera di coordinamento sul territorio: questo, in definitiva, il quadro generale tracciato dai consiglieri di minoranza circa l’operato dell’Amministrazione Galdi a 100 giorni dall'insediamento.

La Redazione

La risposta del sindaco Galdi

“La delibera oggetto di contestazione da parte del consigliere Gravagnuolo elenca una serie di impegni di spesa che verranno impiegati durante le manifestazioni 2010 dall’Assessorato al Turismo, Sport, Spettacolo e Folclore. Non ci sono contributi anonimi ed eventuali voci non attribuibili a manifestazioni sono relative a spese dell’assessorato e non a contributi dati a terzi. In ogni caso se le accuse, ridondanti ma prive di fondamento, fossero vere, inviterei il consigliere a farne denuncia formale per svolgere il suo ruolo - dichiara il primo cittadino, prof. avv. Marco Galdi - Poiché evidentemente non c’è nulla di illegittimo, ma solo la volontà di dare una svolta dal punto di vista del Turismo, dello Spettacolo e dello Sport alla città, ritengo che siano solo attacchi pretestuosi, segno della rabbia di chi, avendo fatto male, ha perso ed oggi non rappresenta null’altro che se stesso. Quanto all’accusa che l’ipotesi di costruire il nuovo ospedale sarebbe una bufala, penso solo che, se avessimo avuto ancora Gravagnuolo sindaco, certamente avremmo avuto chiuso il vecchio ospedale, per il quale questa amministrazione come tutto il centrodestra si sono battuti come leoni. Lui, invece, aveva già rinunciato al pronto soccorso attivo aperto 24 ore al giorno. Meno male che i cittadini l’hanno capito e l’hanno rimandato a casa”.

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