«Luigi, questo proprio no. Questa dannata abitudine a pensare che il diritto ad abortire sia quasi una comodità, una circostanza leggera, una scelta emotivamente neutra, è insopportabile. Il diritto all'aborto è molto di più di uno slogan buttato fuori a casaccio. E' diritto alla cura, alla vita, alla dignità di tante donne che scelgono l'unica soluzione possibile». Sono le parole di Davide Trezza, leader della sezione di Cava de' Tirreni di Potere al Popolo, che interviene sulle dichiarazioni del consigliere comunale Luigi Petrone in merito all'aborto («È peggio dell'olocausto»).

«Negli anni in cui la legge è stata in vigore, - continua Trezza - sono state tantissime le donne tutelate, sfuggite ad interventi che in passato venivano svolti in clandestinità, in luoghi di fortuna, mettendo a repentaglio la propria vita, pagando amaramente il prezzo di una libertà sacrosanta e necessaria».

La dimensione laica del potere temporale ci impone una maggiore lucidità su temi così delicati rispetto ai quali nessuno può essere giudice né moralista. Pertanto il tenore delle parole e dei paragoni usati, sono semplicemente fuori dal mondo», conclude Trezza.

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