PoliticaCava de’ Tirreni, "La Fratellanza" attende il giudizio sulle previsioni del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale (PRFP)

Cava de’ Tirreni, "La Fratellanza", politica

Cava de’ Tirreni, "La Fratellanza" attende il giudizio sulle previsioni del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale (PRFP)

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 24 gennaio 2024 16:16:14

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma de "La Fratellanza" sul Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale (PRFP) a Cava de’ Tirreni.

Come ormai noto la sez. Regionale di Controllo per la Campania della Corte dei Conti, in data 12 gennaio 2024, ad integrazione dell’istruttoria e della disamina in corso del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale (PRFP), ha chiesto al Comune di Cava de’ Tirreni ulteriori chiarimenti.

Almeno per il momento, non siamo ancora al cospetto di una bocciatura del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale (PRFP).

Ma l’approfondimento, da parte dell’Organo di Controllo, sugli aspetti salienti della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale (PRFP), è necessaria per verificare l’esatta determinazione dei fattori di squilibrio presenti nella gestione dell’Ente, nonché l’attendibilità e la sostenibilità delle misure rivolte al superamento della situazione critica.

In particolare, la sez. Regionale di Controllo si è soffermata sulle voci che furono già evidenziate dal movimento politico de La Fratellanza, nei Consigli Comunali del 30/09/2021, 12/08/2022 e del 28/09/2022.

Nello specifico, per meglio individuare "fattori e cause dello squilibrio", l’Organo di Controllo ha posto, all’Ente comunale di Cava, delle domande di merito su:

I "debiti fuori bilancio" sono stati identificati, da ciascun Responsabile di Settore, per avere un quadro veritiero della massa passiva. Ma nonostante le perplessità sollevate da alcuni consiglieri, furono accolti e ratificati in Consiglio Comunale.

Il Gruppo de La Fratellanza, per questo, ritenne opportuno richiamare l’attenzione dei Revisori sui "debiti fuori bilancio" dichiarati invitandoli a sostanziare e meglio relazionare il loro parere.

In sintesi, il protrarsi dell’istruttoria consegue all’esigenza di analizzare indici di valutazione che costituiscono supporto alle funzioni esercitate dalla sez. Regionale di Controllo, al fine di ripristinare stabilmente l’equilibrio dell’Ente comunale di Cava.

I tempi della disamina si sono allungati anche perché, il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale (PRFP), è stato prodotto e approvato dal Consiglio Comunale prima dell’approvazione del bilancio di previsione e dell’ultimo rendiconto.

Per tale motivo, La Fratellanza chiese, nel Consiglio del 12 agosto 2022, anche se non espressamente previsto dalla disciplina procedimentale per la definizione del piano di risanamento, di rinviare l’approvazione del piano di riequilibrio successivamente alla regolare approvazione del bilancio di previsione e dell’ultimo rendiconto nei termini di legge: ciò avrebbe consentito che, alle successive proiezioni, l’Organo di Controllo avrebbe avuto, come punto iniziale di riferimento, una situazione consolidata in documenti ufficiali o comunque, conosciuti della gestione quali, ad esempio, la verifica per la salvaguardia degli equilibri di bilancio.

Concludendo, ad onor del vero, occorre dire, però, che in Consiglio Comunale, l’ex assessore al bilancio Adolfo Salsano si dichiarò contrario all’adesione al piano di riequilibrio e ancora oggi lo riafferma perché, a suo dire: "Il problema è sorto quando abbiamo riconosciuto debiti fuori bilancio che non erano in realtà tali (es. spese per il personale)".

Una dichiarazione molto pesante che nel Consiglio andava attentamente esaminata e per questo, viene spontaneo chiedersi se la emergenza dei debiti fuori bilancio, così come articolata, fosse stata corretta.

Infatti, il consigliere Adolfo Salsano riteneva che l’emersione dei fuori bilancio era da considerarsi più una frettolosa "sanatoria" voluta da qualcuno.

Pertanto, secondo l’ex assessore al bilancio in carica fino al 2019, il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale (PRFP) non andava fatto.

Tuttora, Salsano asserisce che, il disavanzo di amministrazione dell’Ente, doveva essere tranquillamente ripianato negli esercizi successivi considerati nel bilancio di previsione, in ogni caso non oltre la durata della consiliatura.

Allora, oggi come la sera del 13 agosto del 2022, una domanda nasce spontanea: è corretta la emersione e la contabilizzazione dei fuori bilanci così come fu presentata in Consiglio, oppure, ci trovavamo di fronte a un disavanzo di amministrazione presunto che andava diversamente accertato ai sensi dell'art. 186, comma 1-bis del TUEL, da applicare poi al bilancio di previsione dell'esercizio successivo secondo le modalità previste al comma 1?

Chi ha ragione? Il Servizio Finanziario dell’Ente che ha predisposto il Piano di Riequilibrio oppure l’ex assessore Adolfo Salsano?

La disquisizione, sulla diversità di impostazione contabile verte tutta sui fuori bilancio su cui, necessariamente l’Organo di Controllo deve ora fare luce e individuare eventuali irregolarità e conseguenti responsabilità.

A noi non resta che sperare che, a chiusura della disamina del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale (PRFP), sia proprio l’Organo di Controllo della Corte dei Conti a darci una risposta chiara e inequivocabile.

Ma una costatazione deve essere fatta, indipendentemente dall’esito dell’istruttoria.

Ormai, la maggioranza di Servalli, sempre più divisa al suo interno, è incapace di dialogare e trovare le soluzioni ai vari problemi che si possono presentare nella nostra città.

Di conseguenza, e sempre più attuale l’appello del 23.12.2023 che il leader de La Fratellanza, Luigi Petrone, convinto della necessità che occorre programmare da subito una nuova città iniziando dalla macchina comunale, ha rivolto all’Amministrazione e a tutti i Consiglieri Comunali di maggioranza e di opposizione: fatto il Piano di Riequilibrio si abbia il coraggio di "andare Tutti a Casa".

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