PoliticaCava de’ Tirreni, Collegio dei Revisori boccia piano di rientro del disavanzo

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Cava de’ Tirreni, Collegio dei Revisori boccia piano di rientro del disavanzo

Il Collegio dei Revisori dei Conti del Comune ha espresso un nuovo parere non favorevole sulla proposta di deliberazione del Consiglio Comunale del Piano di rientro del disavanzo

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 29 settembre 2021 14:32:47

Il Collegio dei Revisori dei Conti del Comune, presieduta dal Consigliere Comunale Danilo Leo, ha approvato due emendamenti al Bilancio di Previsione che sarà votato in Consiglio Comunale il prossimo 30 settembre, proposti dall'assessore al Bilancio Antonella Garofalo, recependo le prescrizioni addotte dai Revisori dei Conti, che nella giornata di ieri avevano espresso il proprio parere positivo. Nel dettaglio i pareri favorevoli dei Revisori dei Conti si riferiscono agli emendamenti relativi ad un debito fuori bilancio di 750 mila euro e all'apposizione di un fondo del 10 per cento a copertura dei mutui attualmente accesi dall'Ente.

Rimane la diversità di opinione da parte dell'amministrazione comunale di Cava de' Tirreni, guidata dal sindaco Vincenzo Servalli, relativamente al terzo punto per il quale era stato espresso parere negativo da parte del Collegio dei Revisori dei Conti relativamente alla obbligatorietà di un apposito fondo di garanzia a copertura del piano di alienazione immobiliare previsto nel Bilancio di Previsione. L'Amministrazione comunale, infatti, non ha individuato alcuna norma che disciplini tale obbligo richiesto dai Revisori, ed il fatto stesso che tali alienazioni siano già in corso da inizio anno da parte dell'Ufficio Patrimonio rappresenta di fatto una garanzia.

«Premesso che che l'ente -si legge nel verbali dei Revisori che porta la data di ieri- nell'esercizio 2020 non ha salvaguardato gli equilibri di bilancio in quanto non ha ripianato la quota di disavanzo derivante da rendiconto 2019 per euro 1.264377,90 ed ha generato un ulteriore disavanzo di competenza 2020 per euro 12.048.982,50 quantificando il disavanzo in complessivi euro 40.615.983,80. L'ulteriore disavanzo d'amministrazione 2020 deve essere ripianato applicandolo all'esercizio in corso o negli esercizi successivi non oltre la data della consiliatura e comunque non oltre i tre anni con l'adozione di un piano di rientro che individua i mezzi per il ripiano.

Considerato che le cospicue somme previste dalle alienazioni, dei beni comunali, si intendono accertate solo nel momento in cui siano coperte da obbligazioni giuridicamente perfezionate, nelle more della realizzazione dei proventi, l'ente deve prudenzialmente accantonare un congruo fondo nella sezione spese che vada a mitigare le alienazioni giuridicamente non perfezionate entro la fine degli esercizi".

Pertanto si ribadisce quanto già scritto nel verbale rilasciato sul bilancio di previsione 2021-2023 in merito al giudizio di attendibilità e congruità: si ritiene che così come proposto la spesa non può essere ritenuta congrua in assenza del fondo richiamato sopra».

Il Collegio dei Revisori invita il Comune «a valutare la possibilità ad effettuare un piano di rientro che dia maggiore respiro utilizzando tutte le procedure previste dalla legge", per poi concludere esprimendo "parere non favorevole alla proposta di deliberazione del Consiglio Comunale relativa al piano di rientro così come formulato».

Relativamente al nuovo parere negativo formulato dal Collegio dei Revisori sul "ripiano del disavanzo di amministrazione" non è altro che il ripetersi di un parere già formulato sul Bilancio di Previsione. «Delle tre osservazioni che avevano generato il parere negativo sull'intero Bilancio di Previsione da parte del Collegio dei Revisori dei Conti - afferma l'Assessore al Bilancio Antonella Garofano - due sono state risolte con il parere favorevole degli stessi Revisori e l'approvazione in Commissione. Sul terzo ed ultimo riteniamo non ci siano norme a sostegno dell'obbligatorietà del fondo di garanzia sulle alienazioni. Con questi ultimi atti amministrativi possiamo dire che non ci sono motivi ostativi di nessun genere all'approvazione del Bilancio di Previsione».

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