PoliticaAssenteismo, 15 dipendenti comunali sott'esame

Assenteismo, 15 dipendenti comunali sott'esame

Inserito da (admin), martedì 25 novembre 2003 00:00:00

Contestata a 15 dipendenti comunali l'assenza dal posto di lavoro. Una "ronda", composta da Michele Avagliano, Domenico Vigorito e Mario Capaldo, funzionari dell'Ufficio Personale del Comune, munita di registro e verbali, ha controllato nei giorni 13 e 14 novembre le presenze in sede degli impiegati. Particolare attenzione è stata riservata alla verifica diretta all'entrata a Palazzo, per stabilire quanti, durante l'orario di lavoro, abbandonavano il loro posto. Dal confronto con gli ordini di servizio è risultato che circa 40 dipendenti non erano in sede, 15 dei quali senza motivazione. L'operazione si è conclusa, verso la fine della settimana scorsa, con l'emissione e la notifica di altrettante lettere di contestazione ai dipendenti, invitati a giustificare le assenze accertate. Al Municipio, in ogni modo, sono previste 17 motivazioni d'uscita dal Palazzo durante l'orario di lavoro. "Giustifiche" che vanno registrate sulla scheda personale, utilizzando l'apposito orologio marcatempo. I controlli dei giorni scorsi, contrariamente al solito, sono stati personalmente coordinati dal direttore generale Enrico Violante. «Sono normali controlli - afferma il city manager - che ogni Ente pubblico effettua a garanzia del cittadino. Ne ho disposti fino ad oggi una decina, e qualche volta con esito positivo. Ma è fisiologico che si registri qualche assenza anche per banali motivi. Non vedo perché questo controllo, da tempo programmato, debba essere motivo di grande interesse». I 15 "assenteisti" ora dovranno motivare l'allontanamento dal lavoro. «Questo - spiega Enrico Violante - per non incorrere in azioni disciplinari. È una normale prassi che ogni Ente esercita». Anche la Cgil non ritiene di particolare interesse, in tempi normali, una verifica sulle presenze-assenze in un Ente pubblico. «Fermo restando la punibilità di quanti hanno abbandonato il posto di lavoro senza motivazione - dichiara Sabatino Parente, responsabile provinciale della Funzione pubblica della Cgil - l'Ente ha il diritto-dovere di attuare certi controlli. Non vorrei, però, che l'attuale momento di tensione, che si registra al Comune di Cava per faccende non pertinenti al lavoro, si riversi sui dipendenti. Sarebbe un grave ed imperdonabile segnale». «Non metto in dubbio - dichiara Pasquale Falcone, dipendente comunale del Settore turismo e spettacolo - la legittimità dei controlli, ma occorre anche una certa elasticità nel giudicare quanti, sempre per motivi di servizio, si assentano per qualche minuto». «Sono controlli - dice Enzo Passa, di "Patto per Cava" - che si sono sempre effettuati. Politica, invece, è la lettura dei risultati dei controlli. La disparità di trattamento può aver generato nei dipendenti pubblici una certa apatia».

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