PoliticaAntenne di telefonia a Cava de' Tirreni , "La Fratellanza": «Il Comune ha tenuto all'oscuro la comunità»

Cava de' Tirreni, telefonia, installazione, politica

Antenne di telefonia a Cava de' Tirreni , "La Fratellanza": «Il Comune ha tenuto all'oscuro la comunità»

«Il movimento politico de "La Fratellanza" è pronto a lottare con i cittadini cavesi per tutelare la loro salute, sottraendoli all’esposizione a nuovi campi magnetici.

Inserito da (redazioneip), venerdì 24 settembre 2021 20:48:01

«Ancora una volta, in barba alle più elementari regole di democrazia, nel tentativo di fare cassa e ripianare il deficit prodotto, il sindaco Servalli e la sua amministrazione, con concessioni ventennali, ha deciso il rinnovo di alcune concessioni e di consentire di installare alle società di telefonia, su immobili e aree di proprietà del comune, n. 18 impianti per l'espletamento del servizio di telefonia mobile».

Esordisce così la nota stampa de "La Fratellanza", il movimento politico guidato dal consigliere Luigi Petrone.

«L'amministrazione Servalli ha tenuto all'oscuro la comunità, senza avviare un confronto, anche solo a titolo informativo, dando la possibilità di porre domande e richieste di approfondimento sul tema.

Questa mattina, appena si è diffusa la notizia nel nostro Comune, tra i residenti dei luoghi in cui verranno posizionate le antenne telefoniche, si sono aperte polemiche, preoccupazioni, contestazioni, e sui social è esplode la rabbia.

Il movimento politico La Fratellanza è pronto a lottare con i cittadini cavesi per tutelare la loro salute, sottraendoli all'esposizione a nuovi campi magnetici.

Faremo di tutto per limitare, il più possibile, il proliferarsi di nuove antenne su tutto il territorio comunale.

Dalla frazione Santa Lucia ci segnalano la creazione di un "comitato", a cui va il nostro appoggio incondizionato, che si opporrà al posizionamento di un'antenna telefonica nella frazione.

Vigileremo per il rispetto della normativa urbanistica e quindi, della corretta collocazione delle antenne con riferimento al piano regolatore, al rispetto delle aree verdi, delle zone di interesse storico, artistico o archeologico.

I ripetitori e gli impianti del servizio di telefonia mobile sono considerati vere e proprie opere di urbanizzazione primaria vanno trattati, dunque, allo stesso modo di strade, fogne, illuminazione pubblica, ecc.

Chiameremo in causa la Regione che ha, il potere di intervenire in materia di sicurezza.

Chiederemo anche all'Arpa (Agenzia Regionale per la Prevenzione ambientale) di effettuare una verifica dell' impatto delle antenne già esistenti sull'habitat esterno.

L'obiettivo dei cittadini cavesi è chiaro per tutti. Evitare le nuove installazioni».

Galleria Fotografica