GourmetPizza, spaghetti, carne? La scelta è dettata anche dal volume della musica
Inserito da (redazioneip), martedì 5 giugno 2018 18:06:16
Il test condotto su un piccolo ristorante di Stoccolma, in Svezia ha dimostrato che mentre la musica suonava ad una potenza di 55 o 70 decibel, ai clienti veniva fornito il menu del caffè, dove tutti i cibi erano marcati come «salutari», «non salutari» e «neutri».
Durante l'esperimento, durato diversi giorni, i ricercatori hanno rilevato un incremento del 20% negli ordini di piatti «non salutari» quando il volume della musica in sottofondo veniva aumentato al massimo dei decibel. Nei momenti in cui la melodia era invece al minimo, i clienti del caffè tendevano ad ordinare pietanze «salutari». «I ristoranti e i supermarket possono utilizzare la musica strategicamente, per influenzare i clienti a fare i loro acquisti», ha spiegato dottor Dipayan Biswas, dell'università.Scientificamente, il volume della musica ha un impatto sulla frequenza cardiaca e sull'eccitazione; quella più soft tende a tranquillizzare i sensi, rendendoci più coscienti di ciò che ordiniamo. Solitamente, in questi casi, dal menù si scelgono insalate o zuppe.
La musica più alta, invece, stimola i sensi e provoca stress, causando ai clienti di ordinare cibi più grassi come hamburger e patatine fritte. «Passati studi hanno osservato vari aspetti dell'impatto dell'ambiente in cui si consuma il cibo, per esempio la luce, gli odori e la decorazione», ha continuato il professore. «Ma questo è il primo studio che esplora l'influenza del volume della musica sulle scelte alimentari degli individui che vanno a mangiare fuori. In questo modo i manager dei ristoranti possono manipolare strategicamente il volume della musica per incrementare le vendite». La ricerca, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è stata pubblicata nella rivista scientifica Journal of the Academy of Marketing Sciences.