GourmetGuida al buon bere. Il vino è un piacere, se non è buono che piacere è?

Guida al buon bere. Il vino è un piacere, se non è buono che piacere è?

Inserito da (admin), lunedì 20 marzo 2017 19:11:59

di Lucio Robustelli

"Amore, compra una bottiglia di vino per stasera...." ecco la frase che noi tutti temiamo.

 

Che andiate al supermercato, ipermercato, all'enoteca, online in e-commerce o alla bottega ben fornita sotto casa, il dilemma resta immutato: quale vino comprare?

Il problema di tantissimi amanti del vino è più che altro quello di orientarsi tra l'universo delle diciture del mondo enologico: "IGT, IGP, DOC, DOCG, RISERVA, MILLESIMATO, BIOLOGICO... ma io volevo solo una bottiglia di un buon vino ad un buon prezzo!"

Queste dizioni non sono vezzi commerciali, ma vere e proprie classificazioni regolate dalla Normativa Comunitaria (CE 479/2008 e successivo 441/09).

Per agevolare i meno competenti in materia facciamo un po' di chiarezza in modo da poterci meglio destreggiare tra gli scaffali del supermercato (reale o virtuale che esso sia).

I vini comunitari si dividono innanzitutto in due tipologie:

- VINI A DENOMINAZIONE DI ORIGINE

- VINI SENZA DENOMINAZIONE DI ORIGINE

 

I vini senza denominazione di origine, detti anche Vini generici o Varietali, non sono vini di serie B o scadenti, sono semplicemente vini "non disciplinati", cioè prodotti senza rispettare un disciplinare di produzione scritto e stabilito per legge: questo però non sta a significare che troverete del gasolio al posto dell'uva!

Un disciplinare impone tempi e luoghi, ed un produttore può anche decidere di non rispettarli alla lettera rinunciando alla denominazione di origine e vendendo a quanto e come vuole un ottimo vino.

 

I vini a denominazione di origine proviamo a riassumerli in scala crescente:

- IGT (Indicazione Geografica Tipica)

- DOC (Denominazione di Origine Controllata)

- DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita)

Ovviamente non è detto che una bottiglia con etichetta DOCG sia necessariamente migliore di una DOC o di una IGT, anche in funzione dei gusti e degli abbinamenti, però almeno adesso avete presente la scala di "merito".

 

La menzione CLASSICO (STORICO per gli Spumanti), è riservata ai vini della zona di origine più antica.

La menzione RISERVA è attribuita ai vini DOC e DOCG che siano stati sottoposti ad un periodo di invecchiamento non inferiore a 1 anno per i bianchi, 2 anni per i rossi, 1 anno per i vini spumanti fermentati in autoclave e 3 anni per i vini spumanti rifermentati in bottiglia.

La menzione NOVELLO è attribuita ai vini giovani immessi in mercato non prima del 6 novembre delllo stesso anno di vendemmia.

La menzione SUPERIORE e attribuita ai vini DOC e DOCG dotati di caratteristiche qualitative più elevate.

 

Detto questo, se siete ancora indecisi di fronte alle offerte degli scaffali, scrivete un messaggio alla redazione (magari a mezzo social): sarà un piacere aiutarvi!

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