Economia e TurismoNapoli, rottura totale

Napoli, rottura totale

Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 27 dicembre 2001 00:00:00

Fino a domenica sera esisteva una certezza nel Napoli.Una sola certezza, piccina ma inviolabile: gli eterni guai della società non riuscivano a penetrare dentro lo spogliatoio. Da domenica sera quella certezza non esiste più, spazzata via da un comunicato breve, ma intenso, letto con fermezza da Moriero: «Carbone sotto l'albero per i dirigenti che non sono venuti neppure ad augurarci buon Natale». E così anche l'ultimo fronte è crollato. Prima il Napoli era contemporaneamente una società alla deriva, ma una squadra tetragona. Oggi i guai di Ferlaino (nella foto in alto) e Corbelli sono riusciti ad infilarsi nello spogliatoio, ed anche nella squadra s'è aperta una falla di rabbia e polemica. Cosa accadrà? «Nulla, quello di domenica scorsa - prova a spiegare l'allenatore De Canio - era solo uno sfogo. Ci siamo sentiti abbandonati e l'abbiamo detto. Tutto qui, quella polemica è dimenticata». Ed invece, quella polemica è sfuggita di mano, è rotolata lungo il pendio delle parole dette e contraddette, delle accuse reciproche, della solita litigiosità azzurra. Corbelli ha detto che a Benevento doveva esserci Ferlaino; quest'ultimo ha pensato che, come al solito, ci sarebbe stato Corbelli. E poi è venuta fuori quella storia dei dieci milioni, regalo alla squadra che sarebbe stato devoluto in beneficenza. Ma forse il problema non era legato al regalo, ai milioni. «Probabilmente si è voluto portare il discorso su una strada sbagliata. Non ci interessava il regalo. Qui non si tratta di sapere se la società ha deciso di mettere sotto l'albero dei giocatori e del tecnico una cravatta o una busta con i soldi. Noi chiedevamo solo che qualcuno mostrasse un pizzico di interesse nei nostri confronti. Che un rappresentante della società venisse a dirci "Buon Natale". Ed invece, erano tutti impegnati a litigare e nessuno ha pensato a noi». De Canio chiede di cancellare questo fronte. Lo fa con sincerità: «Perché se fino ad oggi siamo stati capaci di tenere i problemi societari lontano dallo spogliatoio, continueremo a farlo anche domani». Però è impossibile credere che il comunicato, la rabbia e la tensione possano essere ancora tenuti lontano dai giocatori. Ed intanto, dietro l'angolo c'è l'apertura del mercato. Fra una settimana le trattative potranno ufficialmente riprendere. All'allenatore erano state fatte promesse. "Con l'inizio del nuovo anno, se sarà necessario, verranno ingaggiati i giocatori che chiederà", disse il presidente Corbelli (nella foto al centro). «Ma non mi faccio illusioni - puntualizza con serenità il tecnico - avendo letto quel che ha dichiarato il presidente: "Finché non si risolverà la questione con Ferlaino, tutto rimarrà fermo, ingessato". Capisco, quindi, che non arriveranno rinforzi». Quel che De Canio (nella foto in basso) non vuol nemmeno pensare è che il Napoli sarà costretto a cedere. Già, perché i guai economici non rimangono "ingessati", come le trattative tra i due soci, ed aumentano di giorno in giorno. Sicché, per far fronte ai bisogni più impellenti, è necessario incassare denaro fresco e l'unica maniera per farlo è vendere. E qui il discorso si fa serio. «Non so, non ci penso. Preferisco solo fare un applauso alla mia squadra. Non credevo che alla sosta natalizia saremmo arrivati in una condizione fisica e mentale così avanzata. I ragazzi si sono dimostrati all'altezza, hanno lavorato duramente e sono certo che continueranno a farlo per centrare quell'obiettivo che abbiamo sempre davanti». De Canio cerca di pescare un po' di serenità: pensa al futuro, magari alla promozione. Ma quei giorni sono ancora lontani ed un Napoli alla rottura totale, come quello di oggi, non può permettersi di guardare tanto lontano.