Economia e TurismoIl Napoli beffato nel finale

Il Napoli beffato nel finale

Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 24 settembre 2001 00:00:00

Fregato nel finale. Immeritatamente. Fregato da un arbitro a sua volta fregato dalla recita perfetta di Massimo Maccarone in versione cascatore. Sino a quel tempo, sino, cioè, ad una decina di minuti dalla fine, infatti, pur rischiando un paio di volte, il Napoli ha governato con naturalezza uno zero a zero che per la sua terribile classifica sarebbe stato un gran bel risultato. Anche perché rimediato sul campo di quell'Empoli primo della classe, ma ieri sicuramente non all'altezza di una fama che lo vuole imbattuto sul suo campo, in campionato, da ben diciotto gare. Una storiaccia, il finale di questa partita, con Cassarà arbitro della gara e anche del risultato. Il siciliano ha valutato frettolosamente e male un contatto Luppi-Maccarone ed ha buttato fuori Luppi perché ultimo difensore. Il caso, poi, ha voluto che dalla conseguente punizione sia venuto il gol-partita. Quello dei tre punti all'Empoli che vola solitario in vetta alla serie B e quello della sconfitta azzurra. Sconfitta che va ben al di là di quanto accaduto in campo, perché è la terza di fila e perché (recupero col Vicenza a parte) caccia il Napoli in una posizione che è la peggiore della sua lunga ed a volte anche onorata storia. Mai così in basso in serie B, gli azzurri, fermi a tre punti dopo quattro gare. Eppure ce l'ha messa tutta il Napoli ieri per uscire dalla crisi. Raccogliendo le sue poche forze, compattando il suo morale basso, cambiando uomini e disegno ha badato al sodo, alla difesa, al pari. E ci sarebbe riuscito senza quel momento buio di Cassarà. All'Empoli, forse ancora sotto choc per aver perduto col Bologna in Coppa, infatti, il Napoli ha opposto una difesa più protetta che in passato ed un centrocampo aiutato spesso anche dei «rientri» di Rastelli (nella foto al centro) e Floro Flores, attaccanti di nome e non di fatto. Perché il Napoli, per necessità più che per scelta, ieri all'attacco ha proprio rinunciato. Ma in tempi di magra, si sa, ci si arrangia in ogni modo. E a un certo punto, bloccato com'era sulle fasce e con un Moriero in giornata storta, De Canio ha pure provato a rendere più brillante la manovra. Infatti, ha mandato in campo Montezine al posto di Bocchetti infortunato, arretrando Baccin e affidando al brasiliano la fascia di sinistra. Un'idea, certo, ma non una buona idea, perché Montezine, poveretto, è stato un vero disastro. Nel senso che ha dato proprio nulla alla squadra. Forse, chissà, sarebbe stato più utile consegnare quella fascia a Jankulovski e dar sostegno al centrocampo con Bigica o Magoni. Dettagli, comunque, perché senza quell'episodio «falso» e sfortunato il Napoli il pareggio l'avrebbe meritatamente impacchettato. E, dopo, non avrebbe perso neppure Husain per la prossima partita, visto che il «rosso» dell'argentino è nato dalla rabbia per quel pareggio ormai sfumato. Certo, si può dire che il Napoli ora è un po' più quadrato, che così non avrebbe perso in casa con l'Ancona e chissà come sarebbe finita contro il Modena in trasferta, ma è una considerazione amara. Senza attacco, infatti, il Napoli di strada ne farà comunque poca. E senza punti resterà sempre più isolato nella sua crisi nera.

De Canio: «Prova da non bocciare»

De Canio, fa rabbia perdere una partita in questo modo? Tutto lascia presupporre che il tecnico sia in linea con Pavarese, che protesti per la decisione di Cassarà. Invece, Gigi De Canio non si discosta da altre precedenti posizioni nei confronti della classe arbitrale. «Fa sempre rabbia perdere...». D'accordo, ma c'è sconfitta e sconfitta. Non si può protestare per i quattro gol di Modena; si può, invece, dire qualcosa quando il regolamento a volte viene applicato ed a volte viene interpretato. «Per me una sconfitta vale l'altra. In una sconfitta, comunque, cerco sempre di intravedere gli aspetti positivi. In questa, ho notato varie cose che non mi sono dispiaciute, ho notato progressi da parte della squadra rispetto alla prestazione di Modena: meno pericoli in difesa, più ordine, reparti più corti, più equilibrio». L'errore è apparso chiaro a tutti. Anche i dirigenti ed i calciatori dell'Empoli hanno ammesso che il fallo di Luppi non c'era... «Nel calcio può succedere e succede. Non so se ci sia stato errore dell'arbitro o meno. Io sono abituato ad attenermi a quello che decidono gli arbitri. Sta di fatto che l'Empoli ha fatto gol e noi no». Prima della rete dell'Empoli, il Napoli, pur non brillando, aveva dimostrato di meritare il pareggio. «Era stata una partita controllata abbastanza bene da noi. Avessimo avuto un pizzico di tranquillità in più, magari, saremmo riusciti anche ad essere più incisivi, più pericolosi. Abbiamo corso pericoli in difesa solo per qualche scivolata...». Quali ripercussioni ci potranno essere dopo questa terza sconfitta consecutiva? «Iniziamo a vedere l'entità dell'infortunio capitato a Bocchetti. Poi, ci saranno gli stop di Luppi e di Husain...». A tale proposito stamane, alla ripresa degli allenamenti al Centro Paradiso, Bocchetti verrà visitato nuovamente dal dottor Russo. Il difensore ha riportato un trauma muscolare all'adduttore sinistro. È a rischio la sua partecipazione alla gara con il Cagliari di domenica prossima a Cava de' Tirreni. Certamente non ci saranno Luppi e Husain, che verranno squalificati. Husain potrebbe prendere addirittura due giornate. Comunque a Terni non avrebbe giocato, in quanto convocato dall'Argentina per il match contro il Paraguay. De Canio (nella foto in basso l'allenatore partenopeo), non c'è che dire, per il Napoli è emergenza continua. «Abbiamo altri calciatori, proveremo altre soluzioni. Comunque, schiereremo una formazione per vincere col Cagliari». Husain si è calmato negli spogliatoi? «Sì. Non voglio giustificarlo perché deve stare più calmo, ma va anche capito. Già ammonito, ha pensato di aver ricevuto un'ingiustizia: gli è stata strappata la palla dalle mani, l'avversario voleva perdere tempo. Occorre anche mettersi nei panni di un calciatore che sta perdendo, che è nervoso...». Senza Stellone, difficile andare in gol... «Non voglio più ripetere quanto ho detto dall'inizio della stagione. Chi se lo ricorda, può capire se avevo visto giusto o meno. Di certo, non sono felice di aver avuto ragione io. Ora pensiamo solo a come risolvere i nostri problemi, a fare qualche altro gol dopo i quattro sinora realizzati».

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