Economia e TurismoDionisio "incoraggia" la Cavese

Dionisio "incoraggia" la Cavese

Inserito da Andrea De Caro (admin), mercoledì 19 maggio 2010 00:00:00

«Mi dispiace davvero tanto per l’attuale situazione della Cavese e per le vicende legate a Della Monica. Il quale ha fatto tanto per il club ed a cui sono molto legato, perché si è sempre dimostrato una persona corretta. Purtroppo i problemi economici legati alle sue aziende non potevano non toccare anche la società biancoblù, di cui è patron e maggiore finanziatore»: pensieri e parole di Nicola Dionisio, ex direttore sportivo della Cavese, che, pur essendo impegnato con il suo Avellino, segue sempre con grande interesse le vicende degli aquilotti, con cui ha vissuto 5 stagioni indimenticabili.

Tant’è che, dopo la consegna del titolo sportivo nelle mani del sindaco Marco Galdi da parte dei dirigenti del sodalizio di via Balzico, sotto i portici metelliani si è subito sparsa la voce, infondata, che qualcuno stesse già preparando una nuova cordata, con l’ausilio e la supervisione proprio di Nicola Dionisio.

«In queste situazioni piuttosto complicate escono sempre tante voci poco veritiere ed assolutamente infondate. Posso dire tranquillamente che non è assolutamente vero e che non ho avuto nessun contatto né con i dirigenti ed amici della Cavese né con altre persone. In questo momento, poi, sono molto impegnato con l’Avellino e le difficoltà della Serie D nel tentativo di raggiungere, attraverso i playoff, la Lega Pro. Naturalmente, però, se qualcuno mi chiama o mi chiede un consiglio, sono sempre a disposizione. Se potessi fare qualcosa per la Cavese, la farei senza pensarci un attimo, perché sono molto legato ai suoi dirigenti, alla tifoseria ed alla città, con cui ho vissuto una lunga e bellissima esperienza».

Un’esperienza conclusasi proprio lo scorso anno dopo un quinquennio ricco di soddisfazioni, ma anche di sofferenze sportive. Ma questa è acqua passata. Ora la Cavese è a rischio fallimento e bisogna cercare di salvarla a tutti i costi.

«Questa è assolutamente la priorità, perché far fallire una società come la Cavese - tiene ancora a rimarcare Dionisio - sarebbe davvero un brutto colpo. Grazie a Dio, però, da quanto mi hanno riferito, la società non ha grossi problemi economici e la maggior parte delle pendenze è verso i calciatori, mentre a livello di Lega non ci sono pendenze di natura finanziaria. Questo è sicuramente un aspetto importante, poiché la cifra di cui si parla, e che si aggirerebbe intorno al milione di euro, non è eccessivamente pesante, anzi ci sono tante società che hanno passività ben peggiori. Mi auguro, ma ne sono certo, che alla fine tutto si risolverà per il meglio e che si troverà una soluzione che consenta alla Cavese di sopravvivere. Del resto, per una società di Prima Divisione quella cifra non è assolutamente spropositata. Se poi come politica societaria si continuerà a puntare sui giovani, cercando di monetizzare il più possibile tra i vari giocatori sotto contratto, in particolare quei giovani come D’Orsi, Pane o tanti altri che sono in prestito e stanno facendo molto bene, sono certo che si possa anche rientrare nel giro di un anno in quella spesa. L’importante è evitare a tutti i costi il fallimento, pur a rischio di allestire una squadra con 10 elementi classe ’91 e poi retrocedere sul campo. Molto meglio questo, poiché ripartire dal campionato di serie D o addirittura dall’Eccellenza è davvero molto duro e sia a Cava che ad Avellino, dove sono ora, lo sanno tutti molto bene».

Oltre metà della rosa “libera” a giugno

Qualcuno ha già fatto le valigie e sta attendendo solo la fine di playoff e playout per trovarsi un’altra squadra, qualcun altro è in attesa di buone nuove sul fronte societario per proseguire l’avventura con la Cavese. I calciatori biancoblù stanno seguendo con grande apprensione le vicende del club metelliano per conoscere il proprio futuro. Ma chi sono quelli in scadenza di contratto o in prestito? Spinelli, Berretti, Insigne, Nocerino, Scartozzi, Maiorano, Radi, Santarelli, Russo e Favasuli a giugno saranno “liberi” di scegliersi un’altra squadra. In pratica, quasi tutto il centrocampo e l’asse portante della difesa. Di calciatori utili, però, per eventualmente “monetizzare” ce ne sono, ad iniziare da Schetter per finire a Bernardo, passando da Turienzo e dal giovanissimo D’Orsi.

Galleria Fotografica