Economia e TurismoCavese, Santin bacchetta Spatola

Cavese, Santin bacchetta Spatola

Inserito da (admin), martedì 24 maggio 2011 00:00:00

Per salvare la Cavese è necessario far emergere segnali chiari e trasparenti a livello gestionale, patrimoniale e debitorio. All’assemblea pubblica, confermata per domani sera, mercoledì 25 maggio, alle ore 20, dall’associazione “Sogno Cavese” alla Biblioteca Avallone, parteciperanno il patron Giuseppe Spatola ed il sindaco di Cava, Marco Galdi. Sono stati, inoltre, invitati gli imprenditori locali e la cittadinanza.

«Abbiamo voluto quest’assemblea per perseguire un unico scopo - dichiara il presidente di “Sogno Cavese”, Francesco Bove - che è quello di confrontarsi e trovare insieme una via di uscita dalla crisi economica che attanaglia la Cavese ed evitare il suo fallimento».

Sebbene l’assemblea possa presentare utilità, almeno in teoria, nell’ottica di un civile confronto, Pietro Santin, tra i soci fondatori di “Sogno Cavese”, non ci sarà. Il direttore tecnico (nonché allenatore di calcio) avrebbe preferito che le sue idee venissero ascoltate, soprattutto da chi avrebbe potuto metterle in pratica, quindi la Cavese. «Spero che l’assemblea serva a qualcosa nel senso più concreto. Ma a me piace avere la possibilità di dire qualcosa e di essere ascoltato - afferma Santin - Se questo non succede, non vedo perché dovrei esserci». Da dove nasce il problema? Santin è in collera per come sono state peggiorate le cose in ambito finanziario. «A Spatola chiesi, nel corso di un’altra assemblea, perché non si fosse pensato al minutaggio dei giovani - aggiunge il tecnico - Io lo avevo sbandierato a più riprese ed i fatti mi sa che mi hanno dato ragione. E’ stata persa un’occasione più unica che rara: se io fossi stato in lui, avrei provato a fare in questo modo, invece sono stati accumulati altri debiti ed ora andiamo in cerca di imprenditori quando li abbiamo fatti scappare».

Santin prosegue così il suo intervento: «Io ci tengo molto alla Cavese, ma si sarebbero dovuti fare due programmi, uno economico ed uno tecnico: una retrocessione si poteva preventivare, ma si doveva vincere almeno nel programma economico. Avremmo avuto la possibilità, attraverso conoscenze, di mettere su una grossa squadra senza retrocedere e senza spendere troppo, come ha fatto il Gubbio del mio collega Simoni, che ha addirittura vinto il campionato. Anche lo stesso Foligno - conclude il tecnico - ha portato fra campo e panchina una decina di giovani contro la Cavese».

Sulla valorizzazione dei giovani Santin non ha torto: la Cavese acquisirà, infatti, dalla Lega Pro solo 129mila euro, a fronte dei 500-800mila previsti ad inizio stagione dal dg Maglione, questo vuoi perché i giovani non sono stati impiegati continuativamente, vuoi perché Camillo Ciano, che ha 20 anni, è vincolato al Napoli da un contratto da professionista.

Orlando Savarese

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