CronacaSottovia, nuovo round tra Italia Nostra ed il sindaco

Sottovia, nuovo round tra Italia Nostra ed il sindaco

Inserito da (admin), martedì 6 ottobre 2009 00:00:00

«È incomprensibile la soddisfazione e l’entusiasmo con cui il sindaco ha accolto l’ordinanza del Consiglio di Stato n. 43/2009», si legge in una nota stampa di Italia Nostra in riferimento alle dichiarazioni del primo cittadino Luigi Gravagnuolo durante il suo ultimo intervento su Youtube.

L’ordinanza in oggetto ha ordinato all’Amministrazione metelliana l’immediata sospensione dei lavori del sottovia nel tratto di rampa con struttura ad archi, quello compreso tra la località Tengana ed il sito in cui verrà progettato il nuovo ponte di via Caliri.

Per Italia Nostra le affermazioni di Gravagnuolo sono ancor più incomprensibili, se si considera la violazione di un precedente provvedimento, quando la stessa autorità giurisdizionale, già nel mese di agosto del 2008, aveva sospeso detti lavori, poi eseguiti dal Comune senza dotarsi delle necessarie e preliminari autorizzazioni paesaggistiche.

«Va sottolineato - continua la nota - che la Soprintendenza ha già da tempo escluso il tratto di rampa con struttura ad archi, mentre ha disposto la compatibilità paesaggistica, e quindi la ripresa dei lavori, di un altro tratto di opera precedentemente sospeso. Conseguentemente, la Soprintendenza ha ordinato al Comune, con un recente suo atto del 21/05/2009, l’immediata rimozione di tutte le opere realizzate senza alcuna autorizzazione sulla detta rampa (nella specie il binder, il sistema di illuminazione, i guardrail, ecc). Ogni entusiasmo può essere manifestato solo dall’Associazione ambientalista che si è vista accogliere dal Consiglio di Stato il ricorso proposto dall’avvocato Gianluca Santelli, ottenendo non solo la sospensione dei lavori svolti abusivamente, ma anche la condanna del Comune di Cava de’Tirreni al pagamento delle spese e competenze di giudizio».

Sull’argomento, intanto, è intervenuta anche l’assessore all’Urbanistica, Rossana Lamberti: «La sentenza del Consiglio di Stato riprende la decisione del Tar. Avevamo trovato più soluzioni e la Soprintendenza doveva scegliere la più opportuna. La problematica è ora in fase di risoluzione. Personalmente proseguo il programma del sindaco, lavorando con tranquillità».

La minoranza di centrodestra, infine, ha chiesto che la questione sia messa all’ordine del giorno nel prossimo Consiglio comunale.

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