Cronaca«Social Tennis Club, non sempre è oro ciò che luccica»

«Social Tennis Club, non sempre è oro ciò che luccica»

Inserito da (admin), lunedì 30 novembre 2015 00:00:00

Tanti, troppi cavesi hanno sempre guardato con soggezione le famiglie cavesi benestanti che frequentavano e frequentano il Social Tennis Club di Cava de’ Tirreni. Per tanti, troppi, il rango sociale non consentiva di avvicinarsi a chi, entrando da quella porta, ti guardava dall’alto in basso mentre si recava in quelle sale, un tempo sfarzose, per andare a giocare a poker o a qualche altro gioco di carte. Numerose sono le storie di persone che si sono giocati veri patrimoni, al riparo dell’accogliente struttura; ma queste sono leggende da portici.

A questo quadro, che alcuni, malignamente, definivano e definiscono decadente, si contrapponeva la rivoluzionarietà del tressette e dello scopone giocati, pochi passi più in là, in villa comunale, da quegli anziani che, indisponentemente irriguardosi, si affollavano attorno ad un tavolino, incuranti del solleone o del gelo.

Ma di chi è questa struttura di circa 1.500 mq con annessi due campi da tennis in terra battuta? La proprietà è comunale e dal 2003 esiste un contratto di locazione stipulato dal Comune con l’Associazione Sportiva “Social Tennis Club”. Fin qui nulla di male: c’è una legge dello Stato, la n. 392 del 1978, che disciplina le locazioni di immobili pubblici.

Come Associazione Cava 5 Stelle Libro Bianco, abbiamo provato ad approfondire un po’ la vicenda, in quanto riteniamo che il corretto uso del patrimonio pubblico debba essere una priorità per qualsiasi Amministrazione. Dall’analisi dei documenti disponibili si evince che l’Associazione “Social Tennis Club” nel corso del rapporto si è resa gravemente morosa, omettendo di corrispondere i canoni dovuti, che nel 2011 l’Amministrazione Galdi ha quantificato in un credito pari a € 640.145,94.

Con delibera di Giunta comunale n. 207 del 26/05/2011, l’Amministrazione Galdi ha conferito incarico all’Avvocatura comunale di avviare un’azione presso il Tribunale di Salerno contro l’Associazione Sportiva “Social Tennis Club” per il recupero del credito e per le procedure di sfratto.

Per quanto sopra descritto ci chiediamo: la città ha il diritto di sapere? È mai possibile che per così tanto tempo le famiglie cavesi benestanti, che frequentavano e frequentano il Social Tennis Club di Cava de’ Tirreni, hanno goduto gratuitamente di un bene pubblico? Il Sindaco Servalli e l’Assessore al Patrimonio sono in grado di spiegarci qual è oggi la situazione?

Cosa è successo dal 2011? Perché l’Associazione Sportiva continua ad occupare, indebitamente, i locali di “nostra proprietà”? Chi ha consentito che per anni non si riscuotesse il canone di locazione senza avviare le dovute azioni di rivalsa tese alla salvaguardia dell’interesse pubblico? Se esistenti, di chi sono le responsabilità?

La storia si ripete: “il potere è forte con i deboli e debole con i forti”.

Associazione Cava 5 Stelle Libro Bianco

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