CronacaNulla di nuovo sotto la... Se.T.A.

Nulla di nuovo sotto la... Se.T.A.

Inserito da La Redazione (admin), giovedì 2 febbraio 2012 00:00:00

Si è conclusa con un nulla di fatto la questione Se.T.A. affrontata ieri a Palazzo di Città dal Consiglio comunale. Le decisione finale circa la messa in liquidazione della società responsabile della gestione dei rifiuti sul territorio cittadino è stata rimandata alla prossima settimana. Tempo opportuno, questo, come richiesto dagli esponenti politici d’opposizione, per esaminare con maggiore attenzione il caso che vede in ballo il destino di circa 90 lavoratori cavesi.

Fermo nella sua intenzione di votare lo scioglimento della società, il sindaco Galdi si è detto pronto a rivolgersi alle sedi giudiziarie competenti qualora il Comune nocerino non dovesse fornire le giuste risposte all’assemblea del 22 febbraio. D’altronde, lo stesso primo cittadino metelliano vedrebbe nella separazione definitiva dall’Ente nocerino, con la conseguente liquidazione della Se.T.A., l’unica strada percorribile per risolvere una volta per tutte le inadempienze del Comune di Nocera (arrivate nel corso del tempo a circa 6 milioni di euro).

Sempre nel Consiglio comunale di ieri, il sindaco Galdi ha inoltre ottenuto dai Revisori dei Conti un parere favorevole “condizionato”. Secondo questi, in effetti, il Comune di Cava de’ Tirreni per procedere alla liquidazione della Se.T.A. dovrebbe ottenere il via libera anche dall’Ente nocerino (altro socio di maggioranza della società insieme a Cava), dato che lo statuto societario consente lo scioglimento, ma lo rende fattibile solo se convalidato da almeno il 60% dei soci. Da qui l’intenzione di Galdi di rivolgersi alle sedi giudiziarie competenti.

Quanto al destino lavorativo dei circa 90 impiegati cavesi della Se.T.A., il sindaco avrebbe confermato l’idea di trasferirli temporaneamente alla Metellia Servizi, che nel frattempo si occuperebbe della gestione dei rifiuti in città. E ciò contestualmente all’avvio di un bando per l’individuazione di una nuova società privata cui affidare il servizio della nettezza urbana. Una diversa soluzione (al momento poco percorribile) potrebbe essere rappresentata dall’ingresso nella pianta organica del Comune.

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