CronacaLottizzazione abusiva, un "fantasma" nella valle metelliana

Lottizzazione abusiva, un "fantasma" nella valle metelliana

Inserito da La Redazione (admin), giovedì 27 settembre 2012 00:00:00

Ville con piscina senza autorizzazione, palazzine prive di permessi ed immobili completati nonostante l’esistenza di ordinanze di demolizione. È il quadro di una Cava de’ Tirreni “fantasma” quello svelato dai Carabinieri della locale Tenenza, che, di concerto con i militari del reparto territoriale di Nocera Inferiore, hanno riportato a galla l’annoso e mai superato problema dell’abusivismo edilizio.

Grazie ad accertamenti con cartografie satellitari, realizzati in maniera congiunta con i tecnici del Comune metelliano, i militari guidati dal tenente Vincenzo Tatarella (a Cava) e dal colonnello Gianfilippo Simoniello (a Nocera) hanno appurato l’esistenza di una parte di città fino a questo momento sconosciuta agli atti. Quella parte di città che, aspetto questo ancor più disarmante, sorgerebbe nella zona collinare cavese: praticamente nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico.

A più di 500 ammonterebbero, infatti, gli immobili completati malgrado l’esistenza di ordinanze di abbattimento (rimaste disattese) e tante altre strutture (tra palazzine, villette a schiera ed abitazioni varie) realizzate con dimensioni notevolmente maggiori rispetto alle planimetrie dichiarate. Lottizzazione abusiva è l’ipotesi di reato prevista in questi casi, per i quali la legge contempla la confisca dei beni. L’informativa dei Carabinieri parlerebbe, inoltre, di 15 persone finite nella “rete” e verso le quali si configurerebbero responsabilità penali.

Secondo alcuni, l’indagine potrebbe essere parallela all’inchiesta portata avanti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, relativa all’eventuale scambio di favori tra politici ed imprenditori edili, che avrebbe portato i primi a concedere licenze edilizie in cambio di voti elettorali. I Carabinieri, intanto, continuano a perlustrare il Palazzo di Città e sempre nuovi documenti vengono portati via dagli Uffici dell’Ente.

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