Luca Caselli, uno degli indagati coinvolti nell'inchiesta della procura di Salerno sugli appalti alle cooperative, non è più agli arresti domiciliari.

La notifica da parte dell'ufficiale di polizia giudiziaria è arrivata nella serata di ieri: nell'incartamento consegnato ai giudici, l'ingegnere - al quale viene contestato il reato di turbativa d'asta - ha dichiarato di non aver mai subìto alcuna pressione politica per adottare i provvedimenti che hanno riguardato i bandi e le proroghe alle cooperative.

Per Caselli è scattata la misura interdittiva della sospensione dell'esercizio di pubblico ufficio e pubblico servizio per la durata di un anno.

Il Riesame, invece, ha rigettato il ricorso presentato da Nino Savastano: il consigliere regionale - come riporta La Città di Salerno – resta ai domiciliari. Entro 45 giorni le motivazioni della decisione del Riesame. Respinti anche i ricorsi dei presidenti delle cooperative sociali: in sette resteranno all’obbligo di dimora fuori dal Comune di Salerno.

Leggi anche:

"Sistema Salerno", parla Zoccola: «Sono amico di De Luca. Ho portato voti ai suoi politici tramite le coop»

"Sistema Salerno": l'inchiesta sugli appalti truccati alla ribalta nazionale su LA7

Terremoto giudiziario a Salerno: indagato anche il Sindaco, che si dice «estraneo» ai fatti e «sereno»

Corruzione a Salerno. Iannone (FdI) presenta interrogazione a ministro Lamorgese: «Vermicaio politico»

«Dovete votare mia moglie», a Salerno due arresti nella Cooperativa "San Matteo" per messaggi intimidatori

Appalti truccati e corruzione elettorale: ai domiciliari il consigliere regionale Nino Savastano

Appalti truccati: Savastano si difende e tira in ballo Adolfo Salsano di Cava de' Tirreni