CronacaIstanze Tarsu, "buttati" oltre 18mila euro

Istanze Tarsu, "buttati" oltre 18mila euro

Inserito da (admin), mercoledì 9 aprile 2014 00:00:00

Di questi tempi sprecare denaro pubblico è un sacrilegio e chi è di assunto diverso non ha ben piantati i piedi per terra! Il nostro concittadino Luciano Apicella, Maitre d’Hotel di provata professionalità, percorrendo il “borgo porticato” della nostra bella Cava de’ Tirreni, il 2 gennaio scorso, assieme al fratello Michele, apprendeva che potevano ricevere bei soldini dal Comune, presentando un’istanza di rimborso Tarsu per gli anni 2007/2012. Al buon Luciano ed al fratello Michele, però, nessuno aveva detto che il Comune siamo noi cittadini e che forse dovevano inoltrare l’istanza all’Amministrazione comunale di Piazza Eugenio Abbro.

Assieme a quella dei nostri due condittadini, sono state migliaia le domande pervenute al Servizio Federalismo Fiscale dell’Avv. Angelo Trapanese, ingolfando, letteralmente e per diversi mesi, gli uffici di via Corradino Schreiber. La pretesa sembrava legittima, se non fosse stata viziata dall’assenza dei presupposti in diritto ed in fatto, che i fratelli Apicella ignoravano, ma che erano ben noti a chi scrive e ad altri professionisti, dotti in materia. L’istanza era inammissibile per l’indeterminatezza e genericità del chiesto rimborso, come segnalato dalla stessa Corte dei Conti.

Venerdì 5 aprile i fratelli Apicella, come altri 6mila (circa) contribuenti cavesi, si sono visti notificare una raccomandata a.r. con la quale l’Avv. Angelo Trapanese, Funzionario responsabile del Settore, nel rigettare la richiesta, enunciava le lunghe motivazioni che l’hanno indotto a tale determinazione, comunicando ai germani Apicella che, nel termine di 60 giorni dalla ricezione della missiva, qualora non parchi del motivato rigetto, avrebbero potuto ricorrere alla Commissione Tributaria Provinciale di Salerno.

Morale: se sono state spedite 6mila raccomandate ad altrettanti nostri concittadini, ciò vuol dire che sono stati buttati al macero oltre 18mila euro. Questo l’amaro che resta a chi non ha prodotto l’istanza, perché non la condivideva! Ora, col senno di poi, a chi vogliamo attribuire la responsabilità di tale sconsiderato esborso di denaro? Noi sapremmo a chi rivolgerci, ma, per mero amore della nostra Cava de’Tirreni, preferiamo tacere, però non dimenticheremo!

Livio Trapanese

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