CronacaIngiurie e minacce, fra' Gigino nell'occhio del ciclone

Ingiurie e minacce, fra' Gigino nell'occhio del ciclone

Inserito da La Redazione (admin), martedì 12 luglio 2011 00:00:00

Finisce nel peggiore dei modi la Sagra dello struzzo al Santuario di San Francesco. Prima parole dure ed accesi scambi di vedute, poi ingiurie ed aggressioni. Risultato finale, una violenta lite tra fra’ Gigino ed i componenti dell’Associazione “Venganch’io”. Domenica scorsa, 10 luglio, durante il secondo appuntamento mensile con la degustazione di carne di struzzo, organizzata dal rettore del Convento ed in programma tutti i fine settimana di luglio, la propaganda a difesa dell’animale messa in campo dall’associazione animalista ha provocato l’ira del frate francescano.

Ecco i fatti. Erano da poco passate le 21, la sagra era in corso. Alcuni ragazzi dell’associazione stavano distribuendo volantini riportanti lo slogan «Salviamo lo struzzo», quando Padre Luigi Petrone, uscito dal Convento in abiti civili ed accompagnato da altre persone, avrebbe iniziato a strappare i flyers dalle loro mani per cestinarli nella pattumiera.

Stando alle parole di un’esponente del gruppo animalista, il frate avrebbe strappato nuovamente i volantini dalle mani di una ragazza che li aveva recuperati dal cestino, per poi gettarli di nuovo, dopo averci sputato sopra, chiudendo tra l’altro bruscamente il coperchio della pattumiera sulle mani della stessa ragazza che cercava di “salvarli”.

Ma l’accusa dei componenti del movimento “Venganch’io” si fa ancora più pesante quando alcuni suoi esponenti riportano che «il Sig. Luigi Petrone ci ha aggrediti verbalmente, diffamando le ragazze presenti usando epiteti offensivi per il genere femminile; evidenziando a gesti il suo essere uomo prima che frate e scuotendo a più riprese il proprio sesso».

A ciò andrebbe ancora ad aggiungersi il fare "poco cortese" di uno dei seguaci del rettore del Santuario, che, sempre secondo l’accusa dei membri dell’associazione animalista, con un calcio ben assestato avrebbe colpito le parti intime di un ragazzo, subito trasferito al vicino ospedale “Santa Maria dell’Olmo” e poi giudicato guaribile in 9 giorni.

Solo l’intervento delle Forze dell’ordine avrebbe riportato la calma in Piazza San Francesco. Dalla sua fra’ Gigino, che nel frattempo avrebbe presentato una denuncia per diffamazione contro ignoti, si sarebbe “giustificato” affermando che i ragazzi stavano effettuando il volantinaggio nel viale e nel chiostro del Convento, quindi all’interno di spazi privati, e che sul flyer era riportato il suo nome e cognome.

Per questo il frate, che è stato querelato dal movimento animalista, avrebbe richiesto un risarcimento per danni personali ed uno per lucro cessante, corrispondente al mancato introito della sagra derivante dalla cattiva pubblicità attuata dall’associazione cavese “Venganch’io”.

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