CronacaCava, largo della Piccola Lourdes intitolato a don Salvatore e don Francesco Maria Polverino
Inserito da (redazioneip), sabato 12 maggio 2018 17:57:54
In tanti hanno partecipato alla cerimonia. In particolare erano presenti monsignor Orazio Soricelli, arcivescovo dell'Arcidiocesi di Amalfi/Cava, don Raffaele Castiglione superiore generale emerito, don Claudio De Caro provinciale per l'Italia, il sindaco metelliano Vincenzo Servalli, il comandante della Tenenza dei Carabinieri di Cava de' Tirreni, la Marina Militare, la polizia Locale, l'Unitalsi ed i pronipoti di don Salvatore.
«Nella stesura del libro sulla Toponomastica -aggiunge Daniele Fasano- ho chiesto a papà di don Salvatore e, in quel momento, nei suoi occhi ho visto una profonda devozione perché don Salvatore Polverino aveva lasciato un segno in lui».
«Oggi ho coronato un sogno - chiarisce Salvatore Fasano - Ora però vorrei riportare in Italia i resti di due caduti che riposano nel Sacrario Militare Italiano di El Alamein in Egitto. Uno dei due è uno zio del Colonnello Giuseppe Ferrara».
«I fratelli Polverino - annota Monsignor Soricelli- hanno vissuto per anni all'Annunziata ed hanno lasciato un alone indelebile di spiritualità. Ci auguriamo che questo luogo sia sempre un'oasi di pace mariana dove i pellegrini possano avere la protezione della Madonna».
Commozione tra i presenti. «Ho conosciuto personalmente sia don Salvatore che don Ciccio - rivela don Raffaele Castiglione- Dopo il beato fondatore don Giustino Fortunato, don Salvatore Polverino è stato il primo prete vocazionista. Lui stesso mi predisse che sarei diventato padre generale».
«Salvatore Fasano - evidenzia il sindaco Vincenzo Servalli -è il nostro maestro che ha voluto quest'iniziativa nel solco della memoria e del ricordo di due persone che hanno seminato amore e pace. E' un riconoscimento doveroso, sentito e sincero».
«La mia vocazione sacerdotale è nata qui - conclude don Rosario- Insieme ad un gruppo di giovani salernitani ne ho raccolto l'eredità spirituale. Ci sarà sempre bisogno della carità del cuore. I due fratelli sono stati anche ispiratori della Comunità Casa Nazareth. Le spoglie mortali di don Ciccio e don Salvatore riposano in una cappellina di una Casa d'accoglienza». Infine, a due passi dalla grotta, lo scoprimento delle targhe e la distribuzione, ai presenti, dei fazzoletti realizzati dai ragazzi di villa Alba in collaborazione con l'Unitalsi.