CronacaCava de' Tirreni, "Le Corti dell'Arte" omaggiano gli artisti Caruso e Piazzolla

Cava de' Tirreni, musica, spettacolo

Cava de' Tirreni, "Le Corti dell'Arte" omaggiano gli artisti Caruso e Piazzolla

Meno appuntamenti ma di qualità eccellente. Si è partiti con Karima, talentuosa interprete pop, e poi l'omaggio a Caruso e a Piazzolla.

Inserito da (redazioneip), martedì 24 agosto 2021 14:48:47

di Angela Vitaliano

Un'estate questa del 2021, un po' stordita dalla situazione sanitaria non ancora normalizzata, la vita che timidamente vuole riprendersi i suoi spazi; e questo è evidente assistendo ai concerti de Le Corti dell'Arte XXIII Festival di Musica da Camera ideato da Felice Cavaliere e Giuliano Cavaliere nuovo direttore artistico. Meno appuntamenti ma di qualità eccellente. Si è partiti con Karima, talentuosa interprete pop, e poi l'omaggio a Caruso e a Piazzolla.

Il 18 agosto nel Chiostro di Santa Maria al Rifugio di Cava de' Tirreni, la voce di Orazio Taglialatela Scafati ha deliziato il pubblico con le arie più famose della lirica italiana e non, da Cottrau a Leoncavallo, Puccini, Massenet... fino ad arrivare a Di Capua, per omaggiare Enrico Caruso nel centenario della sua morte. L'emozione del giovane tenore era tangibile e comprensibile. Confrontarsi con un'icona internazionale del bel canto non può non emozionare come d'altronde si è emozionato il pubblico seguendo le vicende private e professionali del grande Caruso, personalità forte, tenace e impetuosa, narrate con pacatezza e signorilità dal musicologo Federico Fornoni. Il tutto accompagnato dalle note del pianoforte magistralmente suonato dal maestro Fabio Silvestro. Tre giovani che si sono donati al pubblico che ha molto apprezzato la loro umiltà e la loro professionalità.

Il 23, agosto invece, sempre nel Chiostro di Santa Maria al Rifugio, l'omaggio è stato rivolto ai 100 anni dalla nascita di Astor Piazzolla musicista e compositore di origine italiana, nato in Argentina. Giovanissimo, strinse varie e importanti amicizie anche se aveva un carattere focoso e irascibile. Fondamentale fu quella con Gardel che lo avvicinò al tango e che lo invitò a seguirlo in una tournée, alla quale fortunatamente il padre non diede il consenso perché Gardel morì in un incidente di volo.

Astor non amava il tango come ballo e tentò fin da subito di creare un suo stile. Usò commistioni di stili tra jazz, musica elettronica e tango, che gli valsero le critiche degli argentini. La sua evoluzione del tango rappresenta la sua espressione della libertà Argentina, che avrebbe voluto completa. "Il suo tango esprime malinconia mai disperazione." la presentazione sempre signorile, garbata di Eufemia Filoselli, ha introdotto l'atmosfera giusta. Astor Piazzolla scelse di occuparsi della musica colta, quella da ascoltare ad occhi chiusi per carpire le emozioni che le note suscitano. Cosa che è successo al concerto Tutto Tango. Il numeroso pubblico presente al Chiostro è stato rapito dall'armonia della fisarmonica e del piano suonati abilmente da Pietro Roffi (fisarmonica) e Alessandro Stella (pianoforte). Due talentuosi giovani che hanno proposto una versione nuova dei brani più famosi: Oblivion, Ave Maria, Violentano ecc., Libertango che ha chiuso il concerto. Il bis è stato fatto con il tema del film Il postino di Bacalov. I commenti sono stati lusinghieri.

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