CronacaAssenteisti tra i dipendenti del Consorzio di Bacino Sa1

Assenteisti tra i dipendenti del Consorzio di Bacino Sa1

Inserito da (admin), giovedì 26 giugno 2014 00:00:00

In relazione alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il personale del Consorzio di Bacino Salerno 1, dei cantieri di Castel San Giorgio e Roccapiemonte, il Gruppo MeetUp Cava Cinque Stelle - Amici di Beppe Grillo evidenzia che: il bando di gara relativo all’esternalizzazione dell’affidamento del servizio di igiene urbana, pubblicato con determina dirigenziale n. 1721 del 21.08.2013 e poi revocato con determina dirigenziale numero 2382 del 11.11.2013 (entrambi visionabili ai seguenti link: http://goo.gl/5oLafJ e http://goo.gl/VA9yRF) nei suoi allegati tecnici (visionabili ai seguenti link http://goo.gl/M30BkN e http://goo.gl/naq77y) prevedeva la fornitura di una piattaforma tecnologica, elettronica e software, per l’ottimizzazione del servizio di raccolta differenziata, utile non solo per il monitoraggio dei percorsi degli automezzi, della manutenzione degli stessi e dei controlli di carburante, ma anche per il controllo della forza lavoro.

In particolare, al paragrafo 8.4.2 “Sensoristica” si prevedeva l’adozione di particolare tecnologia (ibutton) che potesse permettere l’identificazione degli operatori in missione associandoli al veicolo utilizzato.

Alla luce dei contenuti espressi nel bando di cui sopra (poi revocato) e nei suoi allegati tecnici, non è chiaro perché tali “dispositivi” non siano stati resi obbligatori anche per gli attuali affidatari del servizio (Metellia Servizi e Consorzio di Bacino Salerno 1). Una “scelta gestionale” che avrebbe consentito all’Amministrazione del Comune di Cava de’ Tirreni, tra quelle consorziate, di effettuare i dovuti riscontri sul servizio di raccolta, facendo fronte contemporaneamente anche alla criticità emersa già in altri Comuni e facilmente replicabile anche nel sul territorio cittadino.

Una “politica gestionale” che avrebbe certamente meglio tutelato l’utenza cittadina evitando che il ribalto del costo venisse accettato e senza alcuna attività di riscontro oggettivo. Una responsabilità dunque marcatamente politica da addossare all’attuale Amministrazione di Cava de’ Tirreni, che non ha saputo affrontare il problema con la dovuta perizia. Sicuramente l’eterna situazione di emergenza rifiuti ha fatto e farà comodo a molti ed i controlli pressoché inesistenti ed inefficaci del pubblico, a fronte di una gestione economica ed in regime di monopolio, di certo non facilitano una sana gestione.

MeetUp Cava Cinque Stelle - Amici di Beppe Grillo

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