CronacaAgricoltura, stanziate risorse per oltre 103 milioni di euro

Agricoltura, stanziate risorse per oltre 103 milioni di euro

Inserito da Il Denaro (admin), giovedì 24 gennaio 2002 00:00:00

Per favorire il rilancio degli investimenti nel settore agricolo, la Legge Finanziaria 2002, approvata nello scorso mese di dicembre, ha ampliato il raggio d'azione delle misure incentivanti lo sviluppo dell'agricoltura e ha introdotto ulteriori agevolazioni, sia fiscali che creditizie. Sono stati stanziati 103,29 milioni di euro (pari a 200 miliardi di lire) per finanziare un piano di risorse per la qualità agroalimentare, ulteriori fondi per far fronte all'emergenza Bse (vale a dire la «mucca pazza») ed alla cosiddetta malattia della «lingua blu», che hanno colpito nel 2000 bovini ed ovini. Per non inasprire la pressione fiscale delle imprese agricole, sono stati adottati in particolare tre provvedimenti:

- la proroga per tutto il 2002 del regime speciale Iva, applicato anche ai produttori con volume d'affari oltre 20.658,29 euro (vale a dire, circa 40 milioni di lire);

- la riduzione all'1,99 per cento dell'aliquota Irap relativa ai redditi 2001;

- la conferma fino al 2004 delle agevolazioni fiscali previste per l'acquisto di terreni e degli sgravi del 36 per cento per le ristrutturazioni edilizie, estesi anche ad interventi di manutenzione dei boschi.

E' stata prevista, inoltre, la regolarizzazione, senza pagamento di sanzioni, dei vigneti abusivi impiantati prima del primo settembre 1993 ed una riduzione delle multe per quelli realizzati tra il primo settembre 1993 ed il 31 agosto 1998. Sono state introdotte, poi, agevolazioni fiscali e creditizie per la costituzione del cosiddetto «compendio», condizionate al mantenimento dell'unità aziendale. Tra gli altri provvedimenti è stato, infine, allargato il raggio d'azione dell'articolo 8 della Finanziaria 2001 (vale a dire la legge numero 388/2000), relativo al credito d'imposta sui nuovi investimenti. L'agevolazione introdotta, prima limitata alle aziende a bilancio operanti nelle aree svantaggiate del Paese, è stata estesa a tutto il territorio nazionale ed a tutti gli imprenditori agricoli, cooperative comprese, così come questi soggetti sono identificati dalla nuova legge d'orientamento.