CronacaAbusivismo edilizio, ritorna l'incubo abbattimento

Abusivismo edilizio, ritorna l'incubo abbattimento

Inserito da La Redazione (admin), domenica 19 settembre 2010 00:00:00

Dopo le ultime demolizioni datate 2008, ritorna il “dramma casa” nella città dei portici. Il Comune di Cava de’ Tirreni, a seguito dell’inoppugnabile sentenza della Corte d’Appello, ha avviato l’iter per l’accesso ai fondi, previsto per le opere illegali dalla Cassa Depositi e Prestiti, necessari per la demolizione di 7 costruzioni abusive.

Le spese necessarie all’abbattimento ammonterebbero a circa 200mila euro, con gli interventi che sarebbero riferiti nello specifico a due immobili in via San Martino, uno in via Breccelle, uno in via Salsano, un altro in via Casa Costa, un altro ancora in via Consalvo ed un ultimo in via Contrapone.

Solo 7, quindi, le richieste inoltrate a fronte delle 20 costruzioni da “buttare giù” incluse nel “piano demolizione” a seguito dei provvedimenti giurisdizionali della Corte d'Appello di Salerno dal 2001 al 2007. I costi per le operazioni di abbattimento verrebbero anticipati dal Comune, che avrà poi, in un secondo momento, modo di rifarsi sui rispettivi proprietari.

L’accesso al mutuo da parte del Comune, comunque, non dovrebbe comportare l’immediato ritorno in azione delle ruspe, ma verrebbe giustificato come semplice atto amministrativo successivo ai verdetti definitivi della Corte d’Appello.

La situazione potrebbe riportare ad alti livelli la tensione in città, con gravi ripercussioni soprattutto sulle famiglie interessate, che rischierebbero seriamente di restare senza tetto. Il “dramma casa”, in effetti, rappresenta una vera e propria emergenza nella città metelliana, come testimoniato dalle svariate strade intraprese finora dalle istituzioni locali per dare una risposta agli affanni di decine e decine di famiglie cavesi.

Ciò non attenua, comunque, l’impegno dell’Amministrazione comunale contro il proliferare del fenomeno dell’abusivismo edilizio, come testimoniato anche dalla direttiva del sindaco Galdi dello scorso 22 giugno in materia di apposizione dei sigilli agli edifici abusivi. Una direttiva che contempla il sequestro dei manufatti e di tutte le attrezzature ed i mezzi di cantiere, oltre all’apposizione dei sigilli mediante recinzioni allo scopo di impedire la prosecuzione dei lavori.

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