Territorio e Ambiente“La Pergamena Bianca", domani il convegno “Cava aragonese: la costruzione di una identità”

“La Pergamena Bianca", domani il convegno “Cava aragonese: la costruzione di una identità”

Inserito da (redazioneip), giovedì 18 luglio 2019 20:19:19

L'importante convegno di studi sulla storia della Città, venerdì 19 luglio, nella'Aula Consiliare "Sabato Martelli Castaldi" del Palazzo di Città, con inizio alle 9, "Cava aragonese: la costruzione di una identità", apre gli eventi della 45esima edizione de: "La Pergamena Bianca, Li Quattro Distretti" coorganizzati dall'Atsc (Associazione Trombonieri, Sbandieratori e Cavalieri) e l'Amministrazione Servalli.

Il programma prevede, inoltre, sabato 20 luglio, con inizio alle 19, il Grande Corteo Storico, lungo il corso porticato del centro storico, con in piazza Vittorio Emanuele III, il sorteggio dell'Ordine di Sparo della "Disfida dei Trombonieri" e una rappresentazione scenica della consegna della Pergamena Bianca da parte di Re Ferrante d'Aragona al Sindaco Onofrio Scannapieco, avvenuta il 4 settembre 1460, estratto di uno spettacolo teatrale in corso di preparazione, che sarà prossimamente messo in scena e di cui è già pronta la sceneggiatura.

Domenica, 21 luglio, come da tradizione, ormai, i Quattro Distretti, con gli otto Casali di Trombonieri, scenderanno in campo, allo stadio Simonetta Lamberti, con inizio alle ore 19, per contendersi l'ambita Pergamena ed il Drappo della Vittoria, a suon di pistone, nell'avvincente gara di sparo, de la "Disfida dei Trombonieri".

Il convegno di studi "Cava aragonese: la costruzione di una identità", il cui direttore scientifico è il prof. Francesco Senatore, intende illustrare il contesto storico in cui era inserita la Città di Cava nel 1460 e che portò alla concessione della Pergamena Bianca e dei "Privilegi", un unicum nella storia del regno aragonese e si avvale dei patrocini del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli studi di Napoli Federico II; CESURA, Centro Europeo di Studi su Umanesimo e Rinascimento Aragonese; Dispac, Dipartimento di scienze del patrimonio culturale Università degli Studi di Salerno.

Dopo i saluti del Sindaco Vincenzo Servalli e l'introduzione di Francesco Senatore, relazioneranno nella sessione mattutina, Pierluigi Terenzi (Università degli studi di Firenze), su "Città e cittadini nel Mezzogiorno d'Italia"; Amalia Galdi (Università degli studi di Salerno), su "Salerno e Cava: le origini del conflitto" Davide Passerini (Università degli studi Federico II di Napoli), su "Le guerre dei Durazzo fra Terra di Lavoro e Principato Citra"; Davide Morra (Università degli studi Federico II di Napoli), su "Le risorse del territorio". Nella sessione pomeridiana con inizio alle ore 15.30, Francesco Storti (Università degli studi Federico II di Napoli), su "Le cittadinanze in guerra"; Giuseppe Foscari (Università degli studi di Salerno), su "Globale e locale: le guerre d'Italia"; Bianca De Divitiis (Università degli studi Federico II di Napoli), su "La forma della Cava"; Francesco Senatore (Università degli studi Federico II di Napoli), su "La memoria della pergamena bianca"; concluderà i lavori, Armando Lamberti, vicesindaco assessore alla Cultura di Cava de' Tirreni.

«L'obiettivo - afferma il sindaco Vincenzo Servalli - è di promuovere una brand, "Cava de' Tirreni, la città della Pergamena Bianca". Una straordinaria storia di lealtà e fedeltà di un popolo che difese un regno senza chiedere nulla, subendo indicibili danni, tanti lutti, ed ottenne come ricompensa una pergamena che è un unicum nella storia e che è conservata da ben 559 anni gelosamente dai cavesi e successivamente i "privilegi" che consentirono ai cavesi di commerciare in tutto il regno senza pagare dazi e furono all'origine di quella che ancora oggi è la nostra vocazione: il commercio. Ed il convegno, per la grande valenza scientifica e culturale, rappresenta un ulteriore momento di studio e approfondimenti storico dopo aver messo una pietra miliare e fatto chiarezza sul contesto storico e sui reali fatti accaduti che hanno dato e ancora danno onore e lustro ad un popolo».

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