Territorio e AmbienteCoronavirus: ecco le nuove regole contro l'epidemia

Coronavirus, scuole chiuse, eventi sospesi, regole

Coronavirus: ecco le nuove regole contro l'epidemia

«In questo momento – ha detto il premier Conte - siamo concentrati ad adottare tutte le misure di contenimento diretto del virus o di ritardo della sua diffusione»

Inserito da (redazioneip), giovedì 5 marzo 2020 11:26:41

Il Comitato tecnico scientifico voluto dal presidenti del Consiglio Giuseppe Conte ha consegnato a Palazzo Chigi una lunga lista di norme comportamentali e di regole che sono ancor più restrittive rispetto alle attuali.

In allegato, le misure igienico-sanitarie da seguire:

  1. lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
  2. evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e comunque evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona;
  3. igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
  4. mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro;
  5. evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, anche durante l'attività sportiva;
  6. non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
  7. coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
  8. non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
  9. pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
  10. usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.

«In questo momento- ha detto il premier Conte- siamo concentrati ad adottare tutte le misure di contenimento diretto del virus o di ritardo della sua diffusione perché il sistema sanitario, per quanto efficiente e eccellente, rischia di andare in sovraccarico, in particolare per la terapia intensiva e sub-intensiva».

Oltre al Dpcm, l'esecutivo ha messo in campo altre due misure. Da un lato il ministero della Salute ha disposto il potenziamento del 50% dei posti a disposizione nei reparti di terapia intensiva e del 100% in quelli di pneumologia e malattie infettive, oltre alla possibilità di reclutare medici e sanitari da altre parti d'Italia da dirottare negli ospedali delle zone rosse. Dall'altro il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato la Centrale remota di soccorso sanitario (Cross), un meccanismo che consente, in caso di emergenza, di trasferire da una regione all'altra i malati se non ci sono posti disponibili.

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