Territorio e AmbienteCava ricorda la strage di Balvano: 3 marzo una targa alla stazione in memoria delle vittime
Inserito da (Redazione), giovedì 2 marzo 2017 17:17:06
Provenivano da tutti i paesi dell’asse Napoli-Battipaglia i passeggeri del treno merci 8017 ed erano quasi tutti in cerca di provviste alimentari per loro e le loro famiglie. Vivevano nella miseria prodotta da una lunga e tormentata guerra, ma inizialmente, per nascondere le responsabilità del neonato Governo Badoglio e del nuovo stato repubblicano, il silenzio è piombato sulla tragica vicenda e le vittime sono passate alla storia come contrabbandieri, come delinquenti da dimenticare presto.
Il silenzio è stato rotto solo negli ultimi venti anni, grazie all’azione dei parenti delle vittime ed alla sensibilità di giornalisti, letterati e studiosi, che sono andati a rivangare la realtà e i retroscena. Tra questi, la cavese Patrizia Reso che, nel 2013, con la pubblicazione del libro Senza ritorno (Terra del Sole), ha aperto una finestra molto importante sulle storie individuali delle vittime di Cava de’ Tirreni, contribuendo tra l’altro a stabilirne il numero definitivo e riscoprendo la figura di quello che allora era l’ultimo testimone diretto vivente, Raffaele Bellucci, cavese e padre di Dina, popolare impiegata del Comune.