Territorio e AmbienteCava de’ Tirreni: si amplia il Giardino della Resistenza, piantati due alberi in ricordo dei partigiani

La presidente Avagliano: «Riportare archivio storico a Cava è una priorità»

Cava de’ Tirreni: si amplia il Giardino della Resistenza, piantati due alberi in ricordo dei partigiani

Oltre agli aceri in via di formazione un progetto in collaborazione con l’UniSa e con i cittadini

Inserito da (ilvescovado), martedì 25 aprile 2017 12:12:05

Di Adriano Rescigno

CAVA DE' TIRRENI. Dopo la santa messa celebrata nella cattedrale cittadina in piazza Vittorio Emanuele III e le celebrazioni in piazza Eugenio Abbro con il rito della deposizione di una corona ornata da fascia tricolore dinanzi al monumento dei caduti per omaggiare tutti coloro che per il patrio suolo diedero la vita, questa mattina le manifestazioni di ricordo si sono trasferite in viale Crispi, dove una delegazione dell'associazione Agorà insieme alla presidente Filomena Avagliano ed una delegazione dell'Anpi presieduta da Luca Pastore, all'interno del parco Falcone e Borsellino, hanno piantato due aceri rossi contrassegnati da una targa in ricordo dei partigiani Vincenzo Salsano e Gennaro Carignola, dando definitivamente il via al progetto ʺIl giardino della Resistenzaʺ ideato dalla stessa presidente Avagliano e da Pastore. Salsano ha salvato moltissimi partigiani nella Repubblica di Salò: scoperto dai fascisti, fu condannato a morte ma riuscì a fuggire e si unì con il nome di battaglia "Boris" alla 45ª brigata d'assalto, mentre Carignola organizzò una brigata di 180 uomini che partecipò attivamente alla Resistenza e alla Liberazione nel Lazio. Gli aceri piantati in ricordo questa mattina vanno a sommarsi ad altri due piantati uno nel 2015 dedicato alla staffetta partigiana Bianca Bracci Torsi ed un altro nel 2016 piantato in memoria di un altro cavese partigiano, Mario Zinna.

Come spiega Filomena Avagliano: «L'idea è quella di fare della nostra villa storica un luogo della memoria resistenziale italiana e della nostra costituzione con una seconda fase che coinvolge le scuole affinché la nostra città possa entrare nei percorsi storici nazionali della memoria. Riportare a Cava l'archivio storico-resistenziale e utilizzare spazi come quelli antistanti Palazzo di Città per farne un attrattore culturale grazie alla collaborazione di cavesi e professori universitari che su carta stanno mettendo l'ulteriore idea».

«I valori della Resistenza - ha affermato il Sindaco Vincenzo Servalli - sono sempre attuali, vanno difesi giorno per giorno e devono essere il faro ispiratore delle nostre azioni».

«Ringraziamo il sindaco Servalli, gli assessori Polichetti e Moschillo - chiosa la Avagliano - con i quali in collaborazione con l'UniSa ed alla preside Ester Cherry di chiudere l'implementazione del progetto».

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