Territorio e AmbienteCava de’ Tirreni: nel giugno 2017 i festeggiamenti in onore del Santissimo Sacramento

Cava de’ Tirreni: nel giugno 2017 i festeggiamenti in onore del Santissimo Sacramento

Inserito da (ilvescovado), lunedì 19 dicembre 2016 17:51:11

Di Livio Trapanese

"Estote parati" dicevano i latini, che tradotto è: "siate preparati", visto che abbiamo appena lasciato l'Anno Giubilare della Misericordia e che dobbiamo essere sempre pronti ad accostarci al Santissimo!

Giovedì 22 Giugno 2017, alle 8, la comunità della Città di Cava de' Tirreni, perpetuando quanto avviene da secoli, nella ricorrenza della 361ª edizione dei Festeggiamenti in onore del Santissimo Sacramento (troppo semplicisticamente detti "festa di castello"), che com'è noto vogliono rimembrare "Cava Città Eucaristica", ovvero il Miracolo Eucaristico avvenuto nell'autunno del 1656, quando Dio nostro Padre volle posare la Sua celeste mano sulla Città di Cava, risparmiandola dalla maggiore mortalità, cagionata dalla peste bubbonica, ormai sparsa in tutto il Regno di Napoli, offrirà, dall'altare posto sul terrazzo inferiore del Colle di Sant'Adjutore, con S.E. Rev.ma Monsignor Orazio Soricelli, Arcivescovo della Diocesi di Amalfi-Cava de'Tirreni, il suo corale: per Cristo, con Cristo ed in Cristo, affinché quella peste, ma anche quell'attuale, che si manifesta sotto forma delle più disparate traversie personali, familiari e sociali, sia tenuta lontana dal quotidiano vivere cristiano.

Anche quest'anno, sull'altare, il giovane Renato Faiella, presidente dell'Associazione "Amici di Monte Castello 1999" porrà il pane della concordia, spezzato in nove trance, che S.E. Soricelli, dopo la consacrazione del pane e del vino, consegnerà ai rappresentanti dei nove Sodalizi partecipanti alla celebrazione, in segno di pace, amore, concordia e carità cristiana.

Al termine della Santa Messa, giusta antica memoria, seguirà la "benedizione dei pistoni", arma ad avancarica, il cui antenato risale al XVI secolo.

Una seconda Celebrazione Eucaristica sarà officiata alle ore 11,00 da Don Rosario Sessa, parroco della Parrocchia di Sant'Adjutore, la cui sede è sita nella Concattedrale di Santa Maria delle Visitazione, in piazza Vittorio Emanuele III.

Prima dell'alba, taluni giovani e meno giovani, com'è tradizione, isseranno intorno alle mura di quel che fu il maniero cavoto, voluto dai principi Longobardi di Salerno nell'VIII secolo, i vessilli degli otto Casali che fino alla metà del XVIII secolo costituivano i quattro Distretti della Città di Cava:

. Borgo Scacciaventi-Croce e Monte Castello per il Distretto Metelliano;

. Sant'Anna e Sant'Anna all'Oliveto per il Distretto di Sant'Adjutore;

. Santissimo Sacramento e Filangieri per il Distretto Corpo di Cava;

. Senatore e Santa Maria del Rovo per il Distretto Pasculano.

Nel corso della giornata, nei vari "attendamenti", fra uno sparo di pistone, un canto ed un ballo d'altri tempi, vengono consumate tradizionali pietanze, fra le quali, quasi a voler esorcizzare quanto accaduto nel 1656, la milza di bue, cotta nel vino ed aceto, che a vederla, dopo la cottura, la si potrebbe paragonare ad un bubbone della peste.

Alle 20,30, come fece Don Angelo Franco nell'autunno del 1656, dalla secolare Chiesa Parrocchiale della Santissima Annunziata, principierà la pia processione del Corpus Domini, che culminerà sul terrazzo superiore del Castello, da dove S.E. Soricelli impartirà, dai quattro punti cardinali, la Santa Benedizione alla valle sottostante, per ritornare poi nella secolare chiesa di annunziatese.

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