Territorio e Ambiente'AEffetto Domino': stasera a Cava de' Tirreni la prima del film di Fabio Massa

'AEffetto Domino': stasera a Cava de' Tirreni la prima del film di Fabio Massa

«Sono molto emozionato di presentare il film a Cava -, ha spiegato in prima battuta Fabio Massa - perché nel tempo ho imparato ad amare questa città, tanto da scegliere di portare alcuni fotogrammi del borgo porticato anche in questa pellicola»

Inserito da (ilvescovado), giovedì 16 marzo 2017 15:33:29

C'è anche Cava de' Tirreni nel film sceneggiato e interpretato da Fabio Massa, attore e regista originario di Castellammare di Stabia. "AEffetto Domino" è un film drammatico girato tra l'Africa e l'Italia, che vede nel cast Pietro De Silva, Ivan Bacchi, Salvatore Cantalupo, Mohamed Zouaoui, Cristina Donadio e Martina Liberti. E, proprio a Cava de' Tirreni, ci sarà la prima proiezione del film, questa sera, 16 marzo, alle 20, presso il cinema Metropol da poco riaperto. Prima, però, presso il centro estetico Vita Srl, la titolare Sandra Buonfiglio offrirà l'aperitivo di benvenuto durante il quale gli attori Fabio Massa e Ivan Bacchi incontreranno il pubblico. Il film sarà poi fruibile a Cava e a Salerno, presso il cinema Apollo, fino a domenica 19 marzo.

«Sono molto emozionato di presentare il film a Cava -, ha spiegato in prima battuta Fabio Massa - perché nel tempo ho imparato ad amare questa città, tanto da scegliere di portare alcuni fotogrammi del borgo porticato anche in questa pellicola». Nel film presta il volto a Lorenzo, un trentenne che lavora in un'associazione che si occupa di insegnare ai bambini disagiati. Tra questi c'è il piccolo Kalid, che presto gli trasmette l'amore per il "continente nero", tanto che appena ha l'occasione Lorenzo va a lavorare in Africa. Un melanoma in fase avanzata innesca un effetto domino sulla sua vita, costringendolo a tornare e a scegliere, a combattere ed amare.

«Kalid esiste realmente - ha spiegato Massa -. In un mio viaggio in Africa ho conosciuto in una tribù questo ragazzino sordomuto, che nonostante il suo handicap faceva da guida notturna per gli spostamenti degli indigeni attraverso territori impervi. Il mio film non vuole essere un racconto di malattia, ma di forte amore per la vita e la sua trasformazione, in un percorso di discussione e di sfida con me stesso, prendendo spunto proprio dalla forza di Kalid, da quella forza che si avverte in ogni suo movimento».

«Il Film è un film di emozione, di sentimenti e di vita, vede in scena temi sociali, amore, famiglia e anche le proprie paure», chiosa.

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