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Tu sei qui: SezioniPolitica«Non possiamo fidarci di De Luca», Partito Comunista su «ridimensionamento» dell'Ospedale di Cava de' Tirreni
Scritto da (redazioneip), giovedì 5 novembre 2020 13:59:28
Ultimo aggiornamento giovedì 5 novembre 2020 13:59:28
Dopo lo sfogo di Potere al Popolo, adesso è il turno del Partito Comunista di Cava de' Tirreni intervenire sulla chiusura del reparto di rianimazione dell'Ospedale SS. Maria Incoronata dell'Olmo.
«Non possiamo fidarci delle rassicurazioni di De Luca. - esordiscono i membri del partito in un comunicato - L'Ospedale di Cava de' Tirreni è DI FATTO ridimensionato fino a data da destinarsi.
In questa scelta dell'Azienda Ospedaliera Universitaria si manifesta in maniera inequivocabile il fallimento della politica sanitaria nazionale, regionale, locale. Da anni denunciamo che il disegno dietro l'Ospedale cittadino prevede una lenta e inesorabile frammentazione, che porterà alla chiusura o comunque ad un drastico ridimensionamento. Allo stato attuale, con una sola unità anestesiologica disponibile per le emergenze, il nostro Ospedale è un presidio di Primo Soccorso che non saprà e non potrà accogliere alcuna emergenza, di media o grave entità.
Dopo il presidio di giovedì il Sindaco è corso ai ripari chiedendo le rassicurazioni del Governatore. Beh, noi da un bel po' di tempo non possiamo fidarci degli annunci e dei proclami di De Luca, perché puntualmente vengono disattesi.
Condanniamo -inoltre- da una parte la criminalizzazione e la delegittimazione portata avanti dagli amministratori nei confronti dei cittadini che hanno sollevato le loro critiche e hanno espresso una GIUSTA RABBIA e una GIUSTA VOGLIA di MOBILITAZIONE, dall'altra parte lo SCIACALLAGGIO dell'opposizione di minoranza cavese che sta provando a sfruttare l'Ospedale, la mobilitazione degli operatori sanitari di giovedì, la rabbia dei cittadini, per portare un attacco consiliare all'amministrazione e sostituirvisi, fingendo di dimenticare che le politiche sanitarie del centro-destra sono colpevoli del disastro della medicina territoriale tanto quanto il centro-sinistra.
Siamo responsabili, sappiamo che l'emergenza Coronavirus necessita di grande attenzione. Ma ciò non nasconde il fallimento della politica borghese AD OGNI LIVELLO che permette lo smembramento, le chiusure, le riduzioni di servizi sanitari, in un momento storico in cui la capillarità dello stesso sarebbe il primo deterrente all'esplosione dei Covid-Hospital e all'estremo disagio dei poli ospedalieri metropolitani.
Non resteremo con le mani in mano. Non lasceremo che il problema cada nel dimenticatoio o sia sfruttato ipocritamente dall'opposizione cittadina per meri interessi di potere».
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