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Tu sei qui: SezioniDall'Italia e dal MondoDal Covid alla crisi economica, il programma di Draghi per rilanciare l'Italia
Scritto da (redazioneip), mercoledì 17 febbraio 2021 14:52:34
Ultimo aggiornamento mercoledì 17 febbraio 2021 14:52:34
Stamattina, alle 10, Mario Draghi si è presentato nell'aula del Senato per il discorso per la fiducia per la nascita del suo governo. Il neo premier, dopo aver osservato un minuto di silenzio in ricordo di Franco Marini, scomparso nei giorni scorsi, ha illustrato il suo programma per rilanciare l'Italia. Il suo Governo «sarà convintamente europeista e atlantista, in linea con gli ancoraggi storici dell'Italia: Unione europea, Alleanza Atlantica, Nazioni Unite».
Draghi non poteva partire dal Covid, sottolineando anche le ripercussioni di quest'ultimo sull'economia nazionale: «Una trincea dove combattiamo tutti insieme. Il virus è nemico di tutti. Vorrei rivolgere un altro pensiero, partecipato e solidale, a tutti coloro che soffrono per la crisi economica che la pandemia ha scatenato, a coloro che lavorano nelle attività più colpite o fermate per motivi sanitari. Conosciamo le loro ragioni, siamo consci del loro enorme sacrificio e li ringraziamo. Ci impegniamo a fare di tutto perché possano tornare, nel più breve tempo possibile, nel riconoscimento dei loro diritti, alla normalità delle loro occupazioni».
Sulla campagna vaccinale, Draghi dice: «La nostra prima sfida è, ottenutene le quantità sufficienti, distribuirlo rapidamente ed efficientemente. Abbiamo bisogno di mobilitare tutte le energie su cui possiamo contare, ricorrendo alla protezione civile, alle forze armate, ai tanti volontari. Non dobbiamo limitare le vaccinazioni all'interno di luoghi specifici, spesso ancora non pronti: abbiamo il dovere di renderle possibili in tutte le strutture disponibili, pubbliche e private».
Sulle risorse del Recovery Found: «Avremo a disposizione circa 210 miliardi lungo un periodo di sei anni. Queste risorse dovranno essere spese puntando a migliorare il potenziale di crescita della nostra economia. La quota di prestiti aggiuntivi che richiederemo tramite la principale componente del programma, lo Strumento per la ripresa e resilienza, dovrà essere modulata in base agli obiettivi di finanza pubblica. Il precedente Governo ha già svolto una grande mole di lavoro sul Programma di ripresa e resilienza. Dobbiamo approfondire e completare quel lavoro che, includendo le necessarie interlocuzioni con la Commissione Europea, avrebbe una scadenza molto ravvicinata, la fine di aprile».
Draghi è intervenuto anche in merito alla scuola: «Le ragazze e i ragazzi hanno avuto, soprattutto quelli nelle scuole secondarie di secondo grado, il servizio scolastico attraverso la Didattica a Distanza che, pur garantendo la continuità del servizio, non può non creare disagi ed evidenziare diseguaglianze. Occorre rivedere il disegno del percorso scolastico annuale. Allineare il calendario scolastico alle esigenze derivanti dall'esperienza vissuta dall'inizio della pandemia. Il ritorno a scuola deve avvenire in sicurezza».
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